Nel fine settimana tra il 6 e l’8 giugno 2025 torna lo “Scenic trail”, gara di corsa in montagna tra le più belle e prestigiose della Svizzera. Un evento che in questi anni ha segnato un importante cambiamento. Quale? Se dovessimo rispondere in maniera sintetica diremmo che esso riguarda la “percezione del paesaggio” (naturale e umano), e in particolare le montagne che fanno da corona alla Città di Lugano.
Queste montagne rispondono al nome di Caval Drossa, Monte Bar, Gazzirola, Camoghè, Denti della Vecchia e Monte Boglia. Si potrebbe aggiungere anche Monte Brè, ma quest’ultimo, in verità, è conosciutissimo e da tanto tempo, come lo è del resto anche il suo gemello San Salvatore.
Ecco, proprio queste due montagne facevano parte, spesso loro soltanto, con le creste frastagliate dei Denti della Vecchia, dello scenario luganese fino a poco tempo fa e lo sguardo, per molti, si fermava lì. Ne fa stato la conoscenza dei nomi delle cime che ci attorniano nella regione del luganese: cime bellissime, ma che fino a non molto tempo fa erano quasi sconosciute.
Forse queste montagne qualcuno le avrà studiate durante le ore di geografia a scuola. Ma poi, come spesso avviene, subito dimenticate. Perché il paesaggio viene conosciuto davvero solo attraverso dei momenti significativi. Non per qualche fatto penoso o negativo, ma per delle esperienze, magari impegnative, che ci hanno coinvolto nel più profondo di noi stessi.
“Non importa cosa stai guardando, ma cosa riesci a vedere.” – Henry David Thoreau
Ecco il grande merito di “Scenic trail”: il suo splendido percorso, tra Caval Drossa e Monte Boglia, ha consentito questo tipo di esperienza, portando molti appassionati a vivere in prima persona l’emozione di questa corsa sugli antichi sentieri e le creste panoramiche.
Grazie a questo evento sportivo le montagne che fanno da anfiteatro alla Regina del Ceresio hanno assunto un nuovo significato, apprezzato dagli sportivi puri ma anche dai tanti (e sempre più numerosi) escursionisti.
Così, quello che un tempo guardavamo da lontano con occhio indifferente, oggi sappiamo che è un posto che può regalare molte belle e indimenticabili emozioni; in qualche modo nello spirito di Henry David Thoreau, che disse: “Non importa cosa stai guardando, ma cosa riesci a vedere”.