Secondo Tourismus Monitor Schweiz, il più ampio sondaggio nazionale condotto da Svizzera Turismo su un campione di 22000 persone, il turista tipo in Ticino proviene principalmente dalla Svizzera (62%) e sceglie di soggiornare in hotel (40%). Per quanto riguarda la fascia d’età, il 40% dei visitatori ha tra i 36 e i 55 anni. Le principali motivazioni che spingono a visitare il Ticino sono la natura (54%), seguita da laghi e fiumi (46%) e dalla montagna (40%). Rispetto ad altre destinazioni svizzere, il clima è un fattore determinante per il 33% dei turisti. Tuttavia, alcuni aspetti generano insoddisfazione: il 31% ritiene il Ticino costoso, seppur in linea con la media svizzera; il 12% segnala problemi legati al traffico, mentre l’8% si lamenta della scarsa offerta di negozi e opportunità di shopping.
I dati comunicati ieri nel corso di una conferenza stampa non sorprendono. Da tempo si sa che gli ambiti dell’outdoor, ovvero della montagna, della natura e quindi delle attività all’aria aperta sono tra le preferite per chi viene in Ticino in vacanza. Superano, e di parecchio, quelle degli eventi, musica, cultura, cinema, ecc.
Questo fatto dovrebbe fare riflettere e spingere chi di dovere verso una diversa considerazione dei vari ambiti, perché paradossalmente sembra che le risorse finanziarie siano utilizzate proprio per quei settori che interessano meno.
In altre parole, considerato l’enorme sviluppo ad esempio dell’escursionismo in montagna, occorre rivedere le “carte in tavola” e favorire maggiormente, prevedendo interventi (come un miglioramento della rete dei sentieri e delle infrastrutture) ciò che interessa veramente al turista.