Da Piotta al Lago Ritom in bicicletta

La salita che descriviamo in questa scheda ci porta da Piotta al Lago Ritom, nella regione del Piora, ritenuta tra le più belle in Svizzera. L’ascesa offre però altri spunti di interesse sia storici che geografici: a cominciare dal vecchio sanatorio, ormai dismesso ma per il quale ci sono progetti di rilancio, dalle belle case in legno del villaggio di Altanca, fino alla splendida vista che l’ascesa ci regala sull’Alta Leventina. Ma la prima cosa che colpisce il cicloturista che si appresta a salire sono anzitutto i due grossi tubi della condotta che scendono in verticale dal lago artificiale, accanto ai quali si trova la linea della funicolare, una delle più ardite del mondo.

La funicolare più ripida d’Europa

La funicolare rossa che sale al Ritom, e che salendo in bicicletta viene affiancata e superata un paio di volte, ha la fama di essere tra le più ripide al mondo. Un primato che le spetta sicuramente in Europa. In certi punti la pendenza è dell’87,8% e quando si scende sembra di essere sospesi nel vuoto. È stata realizzata nel 1917 per il trasporto di materiale e uomini in occasione dei lavori di costruzione della diga e dell’impianto idroelettrico delle FFS. Nel 1921 è poi stata aperta al pubblico e da sempre rappresenta un’attrazione particolare. Su un percorso di 1369 metri supera un dislivello di 786 metri, raggiungendo in poco tempo la stazione superiore a Piora a quota 1794 metri sul livello del mare. La capacità di trasporto è di 100 persone all’ora per ogni direzione.

Un mondo tutto da scoprire

La salita al lago Ritom richiede al cicloturista senz’altro un certo impegno, ma ci porta in una delle regioni più belle e incantevoli della Svizzera. La zona di Piora è infatti uno dei tesori naturalistici più preziosi della Leventina e ci consente di scoprire un mondo incontaminato. Già il paese di Altanca, che raggiungiamo circa a metà percorso, è un piccolo gioiello con la bella chiesa, le fontane con acqua fresca e le tipiche case leventinesi in legno. Non mancano neppure i ristoranti e gli agriturismo che offrono i prodotti tipici, come affettati e formaggi dell’alpe. Insomma, un mondo, quello che ci viene regalato con questo itinerario, tutto da scoprire e da gustare.

LA SALITA

Si parte da Piotta (1006 m), all’altezza dal bivio per Altanca seguendo le indicazioni della segnaletica, con la strada che su un cavalcavia supera l’autostrada dopo aver affiancato l’area di servizio. In breve si è sui primi tornanti che si innalzano sopra la stazione di partenza della funicolare verso Scruengo(1098 m), dove tra l’altro si suppone che un tempo sorgesse un castello. La strada sale subito con pendenze costanti attorno all’8-10%, con tuttavia una successione abbastanza ravvicinata di tornanti che permettono di prendere fiato. Sin dall’inizio si gode di una bella panoramica sulla valle e la zona dell’aeroporto di Ambrì. Dopo 2-3 km la strada lascia la zona boschiva per salire attraverso i prati finché ad un certo punto appare sopra di noi la bianca chiesa di Altanca e, poco dopo, le belle case affacciate sulla valle del villaggio. Raggiunta Altanca (1390 m) dopo 4,7 km, inizia la seconda parte della salita, quella più impegnativa, con la strada che da piuttosto ampia si restringe notevolmente nella carreggiata. I primi 700 metri, fino al sottopassaggio della funicolare, sono tuttavia leggeri offrendo la possibilità di ammirare i pascoli e il paesaggio e di concentrarsi per i prossimi chilometri: inizia infatti a questo punto un tratto molto duro con un solo tornante (1638 m) e con pendenze sempre sopra il 10%, tratto che termina praticamente alla stazione di arrivo (1794 m) della funicolare. Da quel punto manca ormai solo 1,5 km alla diga, con la strada che procede in leggera salita e a tratti in pianura, con belle viste sul fondovalle, e con la presenza di una piccola galleria in sterrato (pedalabile anche con la bicicletta da corsa) prima della doppia curva in salita che porta alla diga e al ristorante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ti può interessare anche

Solo il “rischio valanga” ferma l’impresa estrema di Elisa Marani

Dal Lago Maggiore al Monte Rosa: due estremi che da sempre affascinano chi ama raccontare la Svizzera attraverso i suoi contrasti. Dal punto più basso, le rive tranquille di Brissago a 197 metri sul livello del mare, fino al tetto del Paese, la vetta del Dufour a 4’634 metri. Un confronto suggestivo, che spesso resta confinato nelle pagine dei manuali o nei dati geografici. Ma Elisa Marani, giovane triatleta luganese di 27 anni, ha deciso di trasformare quella linea immaginaria in un’impresa reale, percorrendola con la sola forza del suo corpo, in meno di 24 ore.

leggi tutto »

TRIATHLON LOCARNO 2025: STARTING LIST/ELENCO ISCRITTI/STARTLISTE

Il Triathlon Locarno si prepara a vivere un 2025 carico di emozioni e novità. Dopo aver celebrato lo scorso anno il 40° anniversario con una partecipazione senza precedenti e aver ospitato per due stagioni consecutive i Campionati Svizzeri su Distanza Media, l’organizzazione alza ulteriormente l’asticella. Questa volta, infatti, toccherà ai Campionati Svizzeri su Distanza Olimpica, una sfida che consacra Locarno come palcoscenico privilegiato del triathlon nazionale e internazionale.

leggi tutto »

TRIATHLON DI LOCARNO 2025: LA SFIDA TRA ACQUA, BICI E CORSA

L’edizione 2025 del Triathlon Locarno si annuncia come un evento straordinario, capace di superare ogni aspettativa. Dopo il successo clamoroso dei Campionati Svizzeri su Distanza Media, ospitati per due anni consecutivi, quest’anno la scena sarà illuminata dai prestigiosi Campionati Svizzeri su Distanza Olimpica, confermando Locarno come capitale dell’eccellenza sportiva.

leggi tutto »