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È POSSIBILE VIVERE IN UNA SOCIETÀ SENZA REGOLE?

Forse a qualcuno piacerebbe vivere in un posto così, eppure, dopo poco tempo, da questo luogo vorrebbe fuggire via, perché un paese senza regole è esposto alla violenza e alla sopraffazione, allo stesso modo per cui un paese senza libri e senza scuola è vittima dell’ignoranza e della miseria.

In un Paese come questo prolifera la criminalità e nascono le mafie. La Svizzera è spesso ritenuta un paese dove vigono molte regole che sono rispettate e di regola ci si indigna di fronte a chi ne approfitta per aggirare la legge.

Le regole da noi vengono accettate anche perché, in genere, se ne capisce la ragione: il limite dei 50 chilometri orari nei centri abitati o i 120 sull’autostrada hanno un senso se si considerano le situazioni di pericolo che vi possono essere nel caso in cui la velocità ammessa fosse superiore.

Le regole scritte ci dicono in maniera chiara cosa può e cosa non può essere fatto, nel rispetto delle leggi, cosa è bene e cosa è male e qual è la sanzione prevista per chi di quella legge se ne infischia.

Non pagare il biglietto del pullman, andare in scooter in due o senza casco, truccare il motorino, sottrarre merce nei negozi, manomettere cose altrui o compiere atti di vandalismo verso cose pubbliche sono tutte azioni che implicano una violazione di regole scritte.

Rispettare le regole significa spesso rispettare gli altri, anche nelle situazioni più banali come ad esempio il fatto di essere puntuali: questo semplice principio è un atteggiamento di rispetto verso gli altri e tutti coloro che si sono impegnati per essere presenti ad un determinato orario.

Si può quindi dire che alla base del rispetto delle regole c’è sempre una loro comprensione, presuppone cioè che se ne capisca il senso: da qui l’importanza dell’educazione da parte sia della famiglia che della scuola che della società intera.

13 risposte

  1. Vivere in una società senza regole sarebbe come trovarsi in un caos inarrestabile, dove la violenza e la sopraffazione diventano all’ordine del giorno. Il tessuto sociale si sgretolerebbe, dando spazio a criminalità diffusa e mafie. Il testo evidenzia come le regole, anche se talvolta possano sembrare restrittive, siano fondamentali per prevenire situazioni di pericolo e garantire un equilibrio sociale. La Svizzera viene citata come esempio di luogo dove il rispetto delle regole è la norma, poiché sono comprese e accettate. La libertà, come sottolineato, non consiste nell’assenza di regole, ma nella possibilità di compiere azioni entro determinati limiti. Il rispetto delle regole implica rispetto per gli altri, riflettendo nei dettagli quotidiani, come la puntualità, un atteggiamento di rispetto reciproco. In definitiva, la comprensione delle regole è essenziale, evidenziando l’importanza dell’educazione fornita da parte della famiglia, dalla scuola e dalla società nel loro complesso.

  2. A mio modo di vedere, sarebbe impensabile vivere in un mondo senza regole, in quanto non si farebbe altro che creare una situazione in cui l’unica arma utile per “sopravvivere” in questa società sarebbe la forza e la lotta per accaparrarsi le risorse migliori.
    Un mondo senza sicurezza e senza giustizia creerebbero una società in cui il singolo individuo inizi a farsi giustizia da solo, predominando sulle altre persone. Diventando una società simile a quella animale in cui ognuno lotta per la propria sopravvivenza e la propria vittoria decreta la sconfitta di un altro animale, in questo caso di un’altra persona.
    In sintesi, le regole sono state decise per far si che ognuno potesse avere uguale spazio di libertà personale, in modo tale di non dover lottare per essa.

  3. Un mondo, un paese o una vita in totale anarchia farebbe finire l’esistenza ancor prima del suo tempo. Molti pensano che un mondo senza regole sarebbe più facile, io penso che risulterebbe monotono e pericoloso, un mondo dove la gente può guidare in stato di ebrezza e nei limiti che lui stesso decide, creerebbe un sacco di vittime, un mondo dove le rapine non vengono punite e dove probabilmente nessun commerciante terrebbe più aperto il suo negozio, e questo è solo per quanto riguarda le regole scritte.
    Passando alle regole “non scritte”, quelle che in qualche modo ci autoimponiamo, io le vedo come un segno di maturità, per fare un esempio, la maturità è andare a 50 km/h sia prima del radar che dopo, e non prima a 50 km/h e successivamente a 90 km/h perché tanto il radar è passato.
    Maturità significa non buttare i rifiuti nei boschi, anche questa può essere una regola “non scritta” ma forse è più buon senso della persona. E via via ci sarebbero centinaia di esempi possibili.
    Questo per dire che un mondo privo di regole, sarebbe un mondo disordinato più di quanto lo sia già, un paese senza regole o dove le regole non vengono punite è un paese che prima o poi finirà allo sbaraglio.

  4. Vivere in un luogo dove le regole ed il rispetto non sono al primo posto non è una cosa possibile. Penso che possa diventare un posto pericoloso perché ognuno fa quello che vuole, guidare in stato di ebrezza, derubare gli indifesi, far parte di sette e gang, ecc.. Penso che in un posto dove non ci sono regole ci sia “la legge del più forte”. Si formerebbe all’inizio un gruppo criminale, che minaccia la gente e con il passare del tempo si arriverebbe ad una dittatura. O fai quello che ti dice “il più forte” oppure vieni ucciso. Io penso che la più grande fortuna che abbiamo noi in Svizzera sia il fatto che siamo noi (il popolo) a decidere molte cose, proprio perché siamo una Stato federale in cui c’è la democrazia; avendo lo Stato che fa in modo che ognuno segua le regole non ci sarà mai la possibilità di finire sotto il controllo dittatoriale.

  5. Secondo il mio modo di vedere, vivere in una società senza alcuna regola, sarebbe impossibile e soprattutto ingestibile. Infatti basti pensare che per una situazione che potrebbe darci un vantaggio ce ne sarebbero almeno 100 che porterebbero solo svantaggi. Un piccolo esempio potrebbe essere la pericolosità che raggiungerebbe circolare su tutte le strade. Infatti tutti potrebbero avere un tasso alcolemico molto alto e quindi non accorgersi dei pericoli. Nel momento in cui succedesse un incidente e quindi dei danni fisici ed economici a noi stessi o ad altri, nessuno ci potrebbe risarcire in quanto non vi é alcuna regola che vieta di guidare in modo pericoloso. Con questo piccolo esempio, credo di aver fatto capire che una società senza regole porterebbe solo guai e non benefici. Detto questo, vale la pena vivere tutti i giorni con la paura della propria vita sempre in pericolo? Credo proprio di no!

  6. In uno Stato l’importanza della giusta ponderazione tra anarchismo e autoritarismo non deve essere sottovalutata. Bisogna che il paese si prendi a carico gli importanti compiti gestionali e organizzativi che permettono alla società di funzionare, in questo modo si può regolare l’andamento del sistema. Più un popolo è istruito, e di conseguenza colto, maggiori libertà e responsabilità personali la nazione può cedergli sapendo che possiede gli strumenti necessari per agire in modo corretto.

  7. Secondo me la vita senza regole è sicuramente possibile, e a molte persone potrebbe anche piacere, però non si tratterebbe certamente di una società come la conosciamo noi. Sarebbe una specie di selvaggio west moderno, con piccoli gruppi tutti ostili agli altri, che si servirebbero certamente della violenza per migliorare le proprie condizioni a scapito di quelle altrui. Non sarebbe quindi possibile condurre una vita come la nostra; sarebbe molto più brutale e favorirebbe gli individui più forti e intelligenti. Una vita senza regole al giorno d’oggi significherebbe un salto indietro nel tempo.

    Ovviamente poi senza un governo e senza una legge che protegge tutti e soprattutto le aziende non potremmo avere facile accesso all’energia, sia a quella elettrica che ai carburanti. Oltre a questo, l’aspettativa di vita si ridurrebbe drasticamente, sia a causa della violenza che dell’inevitabile annullamento del sistema sanitario, che metterebbe tutti in difficoltà ad ogni piccolo problema di salute che sarebbe normalmente curabile senza problemi.

    Oltre a questi aspetti puramente pratici tirando le somme penso che la vita senza regole sarebbe molto stressante, per via della sua natura incerta. E a mio parere anche quelli a cui magari possono stare un pò strette le regole, interrogandosi bene sull’insieme dei fatti converrebbero che una vita con un governo onesto e corretto che regola la nostra vita conviene di certo a tutti.

  8. Assolutamente d’accordo sul fatto che le leggi e le regole devono applicarsi a tutti gli aspetti della vita sociale. Non è sufficiente avere prescrizioni, è importante rispettarle in modo rigoroso, altrimenti l’ambiente sicuro e familiare si trasformerà nel caos. Senza questo, non si può vivere normalmente, ed è in questo, se vuoi, che consiste l’evoluzione della nostra società. Immagina se gli autisti smettono di rispettare le regole della guida, agendo secondo la loro comodità o desiderio- credo che non sia necessario spiegare cosa succederebbe. Il concetto di tolleranza dovrebbe esistere finché una persona non oltrepassa i limiti consentiti. Il rispetto reciproco, a mio avviso, e uno dei fondamenti di un clima sociale favorevole.

  9. Vivere in una società senza regole è inconcepibile tanto quanto lo è vivere in una società troppo stringente. Il rispetto e il buon senso sono fondamentali per mantenere stabile una società tramite il rispetto delle regole, però se all’infrazione di una regola si rimane indifferenti (come accade in Italia) ci si indebolisce come società. Quindi, condivido molto il sistema svizzero del “chi sbaglia paga” in ogni ambito; questo è uno dei motivi per il quale la Svizzera è un paese sicuro e solido, non si parla di imposizione di regole ma di consapevolezza: infrangere le regole più o meno gravemente condiziona la propria vita, c’è bisogno di istruzione ed educazione sulla cittadinanza per rendere le persone responsabili, consapevoli e soprattutto in grado di comprendere delle regole.
    Per concludere, rispetto e istruzione aiutate dalla comprensione sviluppano la consapevolezza: consapevolezza delle azioni che compiono per evitare di infrangere leggi e regole.

  10. Questo scritto riflette con chiarezza l’importanza fondamentale delle regole in una società. L’autore esplora l’importanza cruciale delle regole nella società, mettendo in luce come un ambiente privo di norme possa generare violenza e sopraffazione. Utilizzando la Svizzera come esempio, si evidenzia come le regole siano fondamentali per il mantenimento dell’ordine e per prevenire fenomeni criminali. La definizione della libertà come la possibilità di compiere azioni specifiche, anziché un’assenza di restrizioni, è presentata in modo convincente. Le regole scritte delineano chiaramente ciò che è accettabile, stabilendo confini necessari per una convivenza armoniosa. Il rispetto delle regole emerge come un atto di responsabilità verso la comunità, evidenziato anche in gesti apparentemente banali come la puntualità. Il testo sottolinea che la comprensione delle regole è fondamentale e richiede un’educazione profonda da parte della famiglia, della scuola e della società. In conclusione, si offre una riflessione ponderata sull’importanza delle regole come fondamenta per una società ordinata e rispettosa.

  11. Un paese senza regole avrebbe innumerevoli problemi sia a livello di sicurezza che a livello economico, dato che senza regole ci sarebbe un elevatissimo tasso di criminalità e se i cittadini non avessero l`obbligo di lavorare l’economia del paese andrebbe a rotoli. Come citato nel testo, in Svizzera le leggi vengono accettate e rispettate dalla maggior parte dei cittadini dato vengono comprese da tutti. Per vedere un contesto che si avvicina a quello senza regole basterebbe spostarsi in molte città di altri continenti o semplicemente in quartieri dove le persone che ci abitano lo hanno fatto diventare uno “stato” a sé, con nessun tipo di regole dove prevale il degrado e la violenza. Avendo organi di informazione che ci fanno vedere ogni giorno la situazione di questi paesi si dovrebbe capire da soli che un mondo senza regole sarebbe un mondo… perso.

  12. Sarebbe bello poter vivere in una società senza regole, regole scritte intendo. Regole che servono per la nostra convivenza pacifica, perché non ci si una sopraffazione del più forte sul più debole. Se non ci fosse bisogno di avere delle regole scritte (e qualcuno che verifica che vengano rispettate) vuol dire che queste “regole” sono già dentro di noi, acquisite per educazione. Purtroppo non è così e lo si vede tutti i giorni. Meglio: c’è chi ha un atteggiamento corretto di suo, verso gli altri e il mondo. Ma c’è anche chi non rispetta queste regole: basta guardarsi attorno…

  13. Penso che una società senza regole non sia una società, non è neppure definibile tale, perché la società è creata da regole.
    Popolazioni senza regole tornerebbero a comportamenti primitivi, dove non si aveva ancora la consapevolezza che abbiamo oggi, per capire e comprendere che le regole ci sono per dei motivi e per mantenere la pace. Si, può essere bello pensare a una società senza regole, ma poi se davvero guardiamo a fondo capiamo realmente non sarebbe fattibile, e ci sarebbe solo caos.

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