Cerca
Close this search box.

In bicicletta sul Monte Brè… una sera d’autunno

Una “classica” del Luganese per gli appassionati di escursioni in bicicletta: la salita sul Monte Brè. Quante volte l’avremo fatta? Eppure non ci stanca mai. Sarà per via di quella vista mozzafiato che diventa sempre più grandiosa man mano si sale. Oppure per il punto di arrivo a 880 m di altitudine; o, ancora, per il suggestivo e pittoresco villaggio di Brè.

La montagna più soleggiata

Ha fama di essere la montagna più soleggiata della Svizzera e per questo il Monte Brè è conosciuto in ogni angolo del Paese e fors’anche d’Europa. Una tappa imperdibile per chi soggiorna in Ticino anche solo pochi giorni.

Questo perché oltre ad essere una sommità così generosamente assolata è non di meno uno splendido punto panoramico a due passi dalla città di Lugano. Offre una vista incantevole che spazia sulle Alpi e sul Monte Rosa, perdendosi poi nel golfo di Lugano, dominato dal Monte San Salvatore.

Salirci oggi è molto facile e la via più comoda resta quella dell’utilizzo della funicolare che dal lontano 1908 collega Cassarate con la Vetta. Ma naturalmente ci si può andare anche in auto, in bus, addirittura a piedi; sebbene l’ascesa in bicicletta resta forse la scelta più idonea e azzeccata per vivere intensamente e a fondo l’esperienza di questa montagna.  

Il pittoresco villaggio di Brè

C’è un punto privilegiato per ammirare da lontano il villaggio di Brè ed è quello della piccola terrazza panoramica posizionata proprio di fronte, sulle pendici del monte. Ci arriviamo velocemente in bici nel finale di percorso, mentre in genere i turisti salgono fin lassù, percorrendo i circa trecento scalini della scalinata che parte dalla piazza del paese.

Da quel punto l’immagine è straordinariamente ricca di particolari: si vede bene il vecchio nucleo con le case ancora in sasso strette le une alle altre allo scopo, un tempo così importante, di economizzare lo spazio utile all’agricoltura e guardano tutte, con le loro finestre verso sud e verso il lago.

Attorno si intravedono tra le nuove e recenti abitazioni gli antichi terrazzamenti realizzati dall’uomo per la coltura di cereali, patate ortaggi, alberi da frutto e un po’ di vite. Le vecchie case comprendevano anche le stalle e i fienili e nel paese, fino a qualche decennio fa funzionava il vecchio lavatoio (conservato in maniera eccellente), così come c’erano alcuni grotti dove la gente andava la sera per un bicchiere di rosso e a giocare alle bocce.

Oggi Brè è anche un piccolo gioiello artistico: nei sui vicoli, nelle piazze e sulle facciate di alcune case hanno infatti trovato posto delle opere d’arte realizzate da artisti del posto facendo del villaggio un’attrazione anche culturale.

Salita piacevole e regolare

La salita al Monte Brè è alla portata di ogni ciclista, perché è molto regolare e non presenta mai pendenze oltre l’8-9%. Ad eccezione del segmento conclusivo di circa due chilometri, leggermente dissestato, la strada è sempre molto ampia e con un fondo di buona qualità.

Si parte dalla zona del Campo Marzio a Cassarate (273 m), vicino al Lido dove c’è un ampio posteggio, per costeggiare in seguito il lungolago in direzione di Castagnola, tra giardini e attracchi per piccole barche, accompagnati da un piacevole e intenso odore di lago.

Superato il vecchio nucleo di Castagnola (320 m) si procede in direzione di Ruvigliana (442 m) e in seguito verso il bivio per Albonago (475 m) dove, transitando sopra la linea della funicolare, la panoramica comincia ad aprirsi sulla città e verso la corona di montagne a nord di Lugano.

Si giunge quindi dopo un paio di tornanti all’agglomerato di Aldesago (560 m), oltre il quale terminano le abitazioni ed inizia il tratto finale che si svolge nel bosco, lontano dal rumore di sottofondo della città e che ci apre con lo sguardo verso il golfo di Porlezza.

Sono gli ultimi chilometri prima di giungere a Brè (785 m) dove il primo edificio sulla sinistra è la chiesa di San Fedele con di fronte il vecchio asilo. Attraversata la piazza, ci aspetta un breve tratto conclusivo su una strada piuttosto stretta e con un segmento finale in sterrato (ma in buone condizioni) che in 1,8 km ci porta alla Vetta.

Lo spettacolo del tramonto

Sul Brè è bello andarci la mattina presto, quando l’aria è ancora fresca oppure la sera per godere di quel momento magico in cui il sole comincia a congedarsi dietro le montagne.

I tramonti da lassù, in certe giornate, sono davvero uno spettacolo di grande fascino e suggestione, qualcosa da non perdere, soprattutto dalla vetta (dove c’è il ristorante e il punto di arrivo della funicolare) guardando in direzione del lago, della città illuminata e il Monte San Salvatore.

L’estate è chiaramente il periodo ideale per andarci e godere di questo spettacolo naturale, sebbene la salita sul Brè resta per ogni ciclista un’appetitosa sfida praticamente in ogni periodo dell’anno.

Salirci al mattino è una sorta di risveglio spirituale che ci riempie di buone energie per tutta la giornata, raggiungerlo la sera resta invece un’emozione unica e impagabile che va dritta dritta al cuore.

Photo: © Nicola Pfund

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ti può interessare anche

I benefici dell’allenamento in altitudine

È risaputo che un campo di allenamento ad alta quota permette di migliorare la prestazione dell’atleta. Secondo alcuni studi questo miglioramento si situerebbe attorno all’1-3%: sembra poca cosa, tuttavia negli sport di punta anche qualche percento può decidere le sorti di una gara.

leggi tutto »

StraLugano 2024: un successo straordinario di partecipazione e di pubblico

La XVIII edizione della StraLugano ha segnato un traguardo speciale, diventando ufficialmente ‘maggiorenne’. Le condizioni meteorologiche favorevoli hanno contribuito a rendere questa edizione una delle più memorabili nella storia della StraLugano che registra il nuovo RECORD di podisti venuti a correre sulle rive del Ceresio: 5’830 iscritti proveniente da tutti i cantoni e anche da moltissimi paesi esteri.

leggi tutto »

QUANDO ANDARE IN MONTAGNA NON SEMPRE È… UNA PASSEGGIATA

In questi ultimi anni si è assistito a un vero e proprio boom di appassionati escursionisti. Secondo uno studio pubblicato nel 2020 dall’Ufficio federale dello sport, l’escursionismo, in Svizzera, è addirittura lo sport più praticato in assoluto. Il 56,9% della popolazione pratica questa disciplina, soprattutto nella fascia d’età attorno ai cinquant’anni. Questo incremento degli appassionati di escursioni, come detto in gran parte non più giovanissimi, se unito a una certa disinformazione e ad esempi sbagliati suggeriti soprattutto dai ‘social media’ ha portato a una crescita degli infortuni in montagna, anche in quelle escursioni fino ad oggi considerate alla portata di tutti.

leggi tutto »

Vacanze in Irlanda: Galway, Cliffs of Moher, Connemara National Park, Clifden, Sky Road…

Ci sono viaggi che lasciano un segno. Perché ci sembra, una volta tornati, che qualcosa dentro di noi sia cambiato. Siamo partiti con un’idea di noi stessi per rientrare, forse, con una nuova consapevolezza. Gli equilibri si sono adattati facendo tesoro di nuovi elementi e sensazioni.

Un’esperienza che ho vissuto durante una recente vacanza nelle verdi terre d’Irlanda. Un viaggio che da Zurigo mi ha portato dapprima a Dublino e da qui, dopo avere noleggiato un’auto, a Galway, nella costa occidentale dove ho potuto visitare alcune attrazioni che descriverò di seguito.

leggi tutto »