IRONMAN 70.3 France-Nice: al via Beyeler e Invernizzi!

Sebbene la stagione del triathlon sia ancora piuttosto lontana dall’entrare nel vivo (le prime competizioni su suolo svizzero sono in agenda per la fine di marzo, vedi il calendario, ma la stagione vera e propria inizierà in aprile), alcuni atleti di punta di casa nostra hanno già definito a grandi linee gli impegni per il 2018.

Tra questi sicuramente Bruno Invernizzi e Nicolas Beyeler che risultano tra gli iscritti, unitamente ad altri ticinesi, alla prima edizione dell’IRONMAN 70.3 Nizza (1,9/90/21), che si terrà il 16 settembre e che sarà una sorta di prova generale in vista dei Mondiali 2019.

Da sottolineare che le iscrizioni per Nizza sono già chiuse a sette mesi dall’evento e che saranno oltre 2500 gli atleti alla partenza della prova che metterà in palio 75 slots per il Mondiale. “Con 1000 iscrizioni in poche ore, c’è stata una vera e propria rincorsa al pettorale per l’IRONMAN 70.3 Nice. Essere già completi a sette mesi da un evento è cosa piuttosto rara e noi siamo impazienti di dare il via a questa prima edizione”, ha dichiarato Yves Cordier, Direttore di IRONMAN France.

La città francese, che già ospita l’Ironman nel mese di giugno e che è una delle sedi storiche del triathlon europeo, è infatti riuscita, grazie soprattutto al carisma di Yves Cordier (grande campione del passato, si ricorda il suo epico duello con Marc Allen proprio a Nizza nel 1992), ad aggiudicarsi la prova iridata che si svolgerà su un percorso molto suggestivo (quello che verrà testato anche quest’anno), con in particolare una tratta in bici molto selettiva, dove gli atleti, sui 90 km del tracciato, dovranno superare un dislivello di oltre 1200 metri.

Inutile dire che per Nicolas Beyeler e Bruno Invernizzi si tratta di un’ottima occasione per centrare il risultato, che nel caso specifico è in primo luogo la qualifica al Mondiale del prossimo anno. Ma non è neppure da escludere un esito ancora più importante e magari un nuovo exploit, qualora questi due atleti dovessero giungere a Nizza al top della loro condizione.

Si ricorda soltanto che proprio qui, sulla Promenade des Anglais, Nicolas Beyeler ha colto nel 2013 uno dei risultati più sensazionali mai ottenuti da un atleta ticinese, chiudendo quinto assoluto la prova su distanza Ironman (3,8/180/42,2). Per quanto riguarda Invernizzi, la particolarità è che sarà al via con il nipote Alex Trabucchi, con l’obiettivo di attenere una doppia qualifica “in famiglia”.

Non ci resta quindi che attendere il prossimo 16 settembre, nella speranza di vivere una giornata ricca di emozioni per i nostri atleti e i colori ticinesi.

SITO UFFICIALE IRONMAN 70.3 FRANCE-NICE

STARTING LIST 2018

PERCORSO E DISLIVELLI

Leggi anche: Nicolas Beyeler e quell’exploit di Nizza; L’Ironman France torna sulla Promenade

Fonte: Triathlon, che passione!

Photo: N. Pfund (Ironman France 2017)

ti può interessare anche

Chi è Alex Yee, il fenomeno che riesce a vincere le olimpiadi di triathlon e a correre la maratona in 2:06:38

Alex Yee è molto più di un campione olimpico. È il simbolo di una nuova generazione di atleti capaci di unire talento, intelligenza sportiva e profondità umana. Nato e cresciuto a Lewisham, nel sud-est di Londra, porta con sé una storia fatta di radici multiculturali, sacrificio e determinazione. Dalla corsa al triathlon, passando per momenti di grande difficoltà e rinascita, il suo percorso racconta non solo una carriera sportiva straordinaria, ma anche la costruzione di un’identità solida e consapevole.

leggi tutto »

Alex Yee protagonista a Valencia: il campione olimpico di triathlon vola e sfiora il record britannico in maratona

Alex Yee ormai non è più soltanto un fenomeno del triathlon: dopo l’ultima impresa alla Maratona di Valencia, può essere considerato a pieno titolo uno dei maratoneti più forti d’Europa. Il fuoriclasse britannico, oro olimpico nel triathlon un anno e mezzo fa a Parigi, ha confermato ancora una volta di avere un talento straordinario nella corsa, oltre che nel nuoto e nel ciclismo.

leggi tutto »

Università della Svizzera italiana: tra dimissioni, fondi pubblici e un progetto che si sta smarrendo

L’addio anticipato di Luisa Lambertini riporta in primo piano l’instabilità gestionale dell’USI. La mancanza di una guida stabile solleva interrogativi sulla capacità dell’ateneo di rispettare la propria missione originaria a favore dei giovani ticinesi. Il nuovo rettore ad interim, Gabriele Balbi, eredita un’istituzione percepita come sempre più distante dal territorio. Nonostante i consistenti finanziamenti pubblici, restano incerti i benefici reali per il Cantone. Le dimissioni rappresentano dunque un segnale critico che impone all’università di ridefinire obiettivi e responsabilità per non gravare sulle future generazioni.

leggi tutto »