La scalinata di Morcote è una delle più conosciute e frequentate. Si compone di 404 gradini divisi in due tronconi che hanno preso i nomi dei rispettivi benefattori: Giacomo Rossi e Davide Fossati.
Bisogna aspettare che cali la sera e, senza fare rumore, andare lungo i viottoli, salire su per la grande scalinata, sedersi sul vecchio muretto e poi stare in silenzio a guardare l’acqua che dal lago riflette l’ultimo raggio di sole, e la si sente; non forte, solo in lontananza, ma la si sente ed è pregna di storia…
Morcote è uno di questi posti. Pieno di racconti e di storie che bisbigliano tra le fessure dei muri e lungo le strette vie che tagliano l’antico villaggio lacustre. Un villaggio tra i più belli e caratteristici, sicuramente tra i più famosi e ammirati. Anzi, il più bello in assoluto del nostro Paese, stando a un sondaggio che lo ha premiato nel 2016. A Morcote ci sono stato di recente, per una corsa serale, perché è correndo che sento di potermi calare meglio nell’anima di un luogo. Sono giunto con il battello e poi ho corso lungo il marciapiede per una ventina di minuti per riscaldarmi; quindi sono rientrato perché la mia intenzione era quella di concludere l’uscita salendo fino in cima alla “Scalinata Fossati”. Una scalinata definita “monumentale”.
Un villaggio tra i più belli e caratteristici, sicuramente tra i più famosi e ammirati. Anzi, il più bello in assoluto del nostro Paese, stando a un sondaggio che lo ha premiato nel 2016
Perché la scala che porta dal lago alla Chiesa di Santa Maria del Sasso, situata vicino al celebre cimitero, non è una scala qualunque: è piuttosto “la più grandiosa e panoramica scala della regione alpina”, come ha ben scritto Teucro Isella, ovvero colui che è stato il maggiore cultore della storia morcotese. In tutto ben 404 gradini donati, per la prima parte, dal capomastro Giacomo Rossi che la costruì tra il 1861 e il 1863 e per la parte successiva, ma antecedente, voluta da Davide Fossati, commerciante e banchiere nato nel 1644. Per la precisione: 313 gradini nel tronco Fossati e 91 in quello Rossi; ogni gradino alto 31 cm e largo 2 metri. Come dire: un’ascesa a corsa che non può lasciare indifferenti tanto è impregnata di storia, bellezza, mistero. Così, allo sforzo fisico si unisce la contemplazione del luogo. Ogni gradino è un passo verso qualcosa di particolare, di etereo, di inafferrabile…
Da un po’ mi è venuta la passione di correre sulle scalinate dl Ticino. E allora vado a cercare quelle più importanti e suggestive. In Ticino ve ne sono diverse, ciascuna con una sua storia particolare. Spesso portano a luoghi ricchi di storia.
In tutto ben 404 gradini donati, per la prima parte, dal capomastro Giacomo Rossi che la costruì tra il 1861 e il 1863 e per la parte successiva, ma antecedente, voluta da Davide Fossati, commerciante e banchiere nato nel 1644
Correre sulle scalinate è un ottimo esercizio di potenziamento muscolare. Ma è bello soprattutto l’ascesa, un gradino dopo l’altro, che ti porta in alto. E una volta arrivati lo spettacolo è spesso grandioso. Proprio come in cima alla scalinata monumentale di Morcote.
La ‘Morcote Scal’
Quest’anno ha avuto luogo la prima edizione di Morcote Scal, promossa e organizzata in collaborazione con il Comune di Morcote. La gara si è tenuta sabato 01 Aprile 2023.
con un’iscrizione limitata a soli 100 atleti.
Una corsa spettacolare fra le strette vie di Morcote e le magnifiche scalinate monumentali che da Piazza Granda portano alla Chiesa di Santa Maria del Sasso. Una gara non cronometrata ma ad eliminazione diretta che ha messo a dura prova anche i più forti. 420 gradini di storia e panorama mozzafiato!