La “Via Rhôna” in bicicletta – La vigilia ad Andermatt

LA “VIA RHÔNA” IN BICICLETTA

IL SOGNO DEL CICLOVIAGGIATORE – VIGILIA DELLE PARTENZA AD ANDERMATT

Cari amici del web, eccomi qua. Pronto per lanciarmi in una nuova sfida a due ruote. Ormai mi conoscete. Ogni tanto mi prende quella voglia di partire… come se il nomade che vive in me reclamasse i suoi diritti e stufo di starsene seduto a una sedia dicesse: “Hey, ce lo facciamo un bel giretto?”

E dunque… voilà, la mia nuova avventura inizia in un alberghetto di una vecchia e tipica casa in legno di Andermatt, nella verdeggiante e fresca Valle di Orsera, il cui nome richiama origini eloquenti: qui, un tempo, ci vivevano proprio loro, gli orsi. Una valle situata nel cuore delle Alpi, a circa 1450 m di altitudine.

È quasi sera e aspetto con ansia di cenare, infilarmi nel letto e risvegliarmi domani mattina, con la speranza di vedere un cielo tutto blu…

Infatti, di buon’ora scalerò la Furka (2419 m) alla ricerca della sorgente, del primo zampillo, della polla primigenia… del grande fiume Rodano, che nasce proprio nel cuore delle splendide Alpi svizzere e che poi farà tutto il suo corso lungo ben 850 chilometri per sfociare nel Mediterraneo, a due passi da Marsiglia, nel sud della Francia.

Trovata la sorgente sempre domani mi lancerò lungo il Vallese con l’intenzione di giungere almeno in prossimità del grande Lemano. 130 chilometri all’incirca ma con un bel dislivello… negativo: dai 2419 del passo si arriverà ai circa 471 di Martigny, la meta che mi sono prefissato. Sulla carta dovrebbe dunque essere una tappa abbastanza veloce, vento permettendo…

Percorrerò quindi in questo viaggio la famosa e intrigante “Via Rhôna”, la famosa ciclabile che ho sempre sognato, non ho più percorso di recente, ma dicono bellissima per le nuove ciclabili realizzate, e che mi porterà a scoprire regioni importanti, città dalla ricca storia, seguendo fedelmente il corso del fiume Rodano, il secondo per importanza a livello europeo.

Un viaggio a dorso di formica che cercherò di raccontarvi nei prossimi giorni… quanti esattamente non lo so ancora… più o meno setto o otto, ma potrebbero essere di più, probabilmente non di meno, a dipendenza di quello che succederà e che adesso davvero non posso prevedere, anche perché non sono il mago Otelma e quindi lasciamoci sorprendere, che la vita di tutti i giorni è già abbastanza noiosa e prevedibile…

Sdraiato sul letto con le gambe a riposare, come un cosacco alla vigilia della lunga marcia, guardo adesso l’antico soffitto in legno decorato della mia stanza. Chi si trova ad Andermatt ha davvero l’impressione di essere al centro dell’Europa. A due passi da qui c’è il famoso ponte del diavolo della Schöllenen che ha segnato la storia del continente, con il fiume che rumoreggia sul fondo della gola e si fa spazio tra i grossi macigni.

Siamo al crocevia di passi importanti, dalla storia ricca e spesso drammatica, la Furka, l’Oberalp, il San Gottardo, passi dove nascono i grandi fiumi che attraverseranno l’Europa: il Reno, la Reuss, il Ticino e, appunto, il Rodano…

È sera e dalle finestre filtra ancora qualche tiepido raggio di sole: sulle cime più lontane, verso Realp e il passo della Furka dove mi dirigerò domani, le nuvole si rincorrono spinte da un lieve soffio di tramontana. Malgrado i 12° C scarsi è comunque un dolce calar della sera.

Le valli che convergono su Andermatt si addormentano nel verde più profondo mentre superbi profili dei monti, ancora intrisi di luce incandescente, sembrano incidere col fuoco un cielo azzurro di cristallo.

La Via Rhôna

ti può interessare anche

Ascensione al Pizzo Quadro (2793 m), da Cimalmotto

Il giovane alpinista Matteo Campanella questa volta ci porta a scoprire il Pizzo Quadro, tra Svizzera e Italia, una cima che non raggiunge i tremila metri ma che rappresenta una bella sfida per ogni appassionato di alta montagna. Ma soprattutto che diventa un’avventura se si è colti da un temporale…

leggi tutto »

Un grande successo per la tappa di Santa Maria in Calanca

La spettacolare tappa, che nella calura ha portato i corridori su un dislivello totale di 4000 metri fino a Santa Maria, è stata conquistata da Oscar Onley (Team Picnic PostNL). Il giovane britannico ha battuto in volata il vincitore di ieri, Joao Almeida (UAE Team Emirates XRG), in un arrivo al fotofinish.

leggi tutto »

Tappa per tappa: viaggio nel Tour de Suisse 2025

Il Tour de Suisse non è solo una gara, è una festa itinerante. Ogni partenza e arrivo sarà accompagnato da eventi, concerti, mercatini e attività per famiglie. Un’occasione per scoprire la Svizzera autentica, dalle città più note ai borghi nascosti tra le montagne, in un clima di entusiasmo e partecipazione che coinvolge ogni anno migliaia di spettatori.

leggi tutto »