Non lo dimenticherò mai. È la sera del 14 luglio. Mi trovo a casa in bella compagnia, quando verso le 22.30 una notizia comincia a rimbalzare sui canali televisivi e i social media. Una notizia drammatica, incredibile. A Nizza, durante la celebrazione della festa nazionale francese, un uomo alla guida di un camion si scaglia ad alta velocità sulla folla radunata sulla celebre “Promenade des Anglais” facendo 86 morti e circa duecento feriti.
È passato quasi un anno da quella sera. E le ferite sono ancora aperte. Ho un legame profondo con Nizza e la sua “Promenade”. In questa bellissima località della Costa Azzurra, dove già a metà Ottocento venivano gli inglesi delle classi agiate per trascorrervi l’inverno, ci sono stato più volte in vacanza. Qui ho vissuto dei momenti molto belli, ricordi di giornate intense e di splendide serate, in quei suoi vicoli pittoreschi e nelle piazze animate dove filtra il vento caldo del Mediterraneo. Ma anche tanti ricordi di sport, con fantastici giri in bicicletta nell’entroterra, nuotate nel mare color azzurro, e soprattutto lunghe sessioni di jogging e corsa proprio sulla “Promenade”, il mattino presto oppure la sera, prima di cena.
La “Promenades des Anglais” ha una storia lunga ed è nel cuore di molti. Sicuramente di ogni appassionato della triplice disciplina. In questo posto il triathlon è arrivato molto presto, pioniere in Europa già agli inizi degli anni Ottanta, perché la zona si prestava in modo ottimale all’organizzazione di queste gare. Un clima ideale, tra mare e montagne con una grande ricchezza di percorsi, soprattutto in bicicletta.
Il triathlon, a Nizza, non poteva non attecchire, e così è stato da subito, divenendo negli anni un “motore” turistico per tutta la regione, ma anche offrendo grandi spettacoli sportivi, proprio nei chilometri a corsa sulla “Promenade”, come i famosi duelli tra Mark Allen e Yves Cordier degli anni Novanta.
Domenica 23 luglio si terrà l’edizione 2017 dell’Ironman che attirerà oltre 2000 atleti di 67 diverse nazioni. E la “Promenade des Anglais” tornerà a vivere, a pulsare di buone e grandi energie. Sarà nuovamente il “fulcro” di questo evento dove sono attesi, secondo le stime degli organizzatori, oltre 80 mila spettatori. E questo sin dal mattino alle 6.30, con le prime partenze a nuoto dei “PRO”, fino a notte inoltrata quando l’ultimo atleta taglierà il traguardo realizzando il suo sogno personale.
Tornerà ad essere luogo di “positività”, semplicemente perché sport come il triathlon esaltano la bellezza e la gioia di vivere.
Per questo ho deciso di esserci anch’io, quest’anno. Di tornare sulla “Promenade” e di vivere dall’interno, come giornalista sportivo per i giornali e i miei siti, l’edizione 2017 dell’Ironman France. Per cercare di rimarginare una ferita, per vivere forse un momento di commozione. Soprattutto nella speranza che questo luogo di infinita bellezza e che tanto a me, come a milioni di altre persone, ha dato e regalato, torni ad essere al più presto quello che è sempre stato. Riacquistando così la sua anima più vera e genuina.
Fonte: Triathlon che passione!
Foto: Getty Images
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