Cerca
Close this search box.

Mariano Botta, penna gentile del giornalismo sportivo

Sono già trascorsi cinque anni dalla dipartita di Mariano Botta, uno dei più bravi e apprezzati giornalisti sportivi ticinesi di sempre. Un grande professionista e una grande persona che ho avuto la fortuna e il privilegio di conoscere. Voglio ricordarlo con quanto scrissi l’indomani della sua morte, avvenuta a soli 57 anni, sul mio blog.

ADDIO A MARIANO BOTTA, LA PENNA GENTILE DEL GIORNALISMO SPORTIVO TICINESE (“Triathlon, che passione“, 17 agosto 2013)

Mariano Botta se n’è andato. Vinto dalla malattia contro cui da lungo tempo stava lottando. Con la morte di Mariano, caporedattore allo sport del quotidiano “La Regione” (dopo tanti anni passati al “Giornale del Popolo”), il giornalismo sportivo ticinese perde una delle migliori penne di sempre. E lascia un vuoto incolmabile, soprattutto tra gli appassionati di sport “minori”. Infatti,  pur essendo il ciclismo la sua disciplina prediletta – sport al quale ha dedicato un’infinità di pezzi memorabili, lanciando la carriera anche di tanti giovani ticinesi – egli ha sempre dedicato grande attenzione anche a quelle discipline meno appariscenti, ma non per questo meno belle – podismo, boxe, triathlon.
I mie ricordi con Mariano risalgono esattamente all’anno 2000 quando per la prima volta ci siamo stretti la mano nella sala della Sopracenerina a Locarno dove si teneva la conferenza stampa della “Maratona Ticino”. Rimasi impressionato dalla sua estrema gentilezza nei modi, dalla pacatezza nei giudizi, ma soprattutto dalla grandissima professionalità. Mariano godeva di grande rispetto, sia da parte dei colleghi giornalisti che degli sportivi. Eppure non era la persona che si dava delle arie, anzi si distingueva per un’assoluta modestia, sempre pronto ad ascoltare e dare una mano. Per una schiera di giovani giornalisti è stato il “maestro” per antonomasia. I suoi pezzi erano densi di dati sempre assolutamente essenziali e veritieri, dei piccoli capolavori di cronaca sportiva. Insieme a Mariano ho seguito diverse manifestazioni, da ultimo il triathlon di Locarno e poi la Stralugano dello scorso anno. Ci siamo lasciati verso mezzogiorno dopo le ultime interviste, era una bella giornata di sole, sul lungolago in zona arrivo faceva caldo. “Adess a devi nà”, mi aveva detto facendomi capire che in redazione lo attendeva ancora un lungo lavoro. E poi la solita calorosa stretta di mano. Ciao Mariano, ci mancherai.

Fonte: Triathlon, che passione!

ti può interessare anche

In bicicletta alla scoperta della Valle di Muggio

Uno degli aspetti più sorprendenti del Ticino è certamente la varietà del suo territorio. Ogni regione si caratterizza per qualcosa di particolare, così come ogni valle ha ciascuna una propria “personalità”. Un esempio è l’itinerario che ci conduce alla scoperta della bella Valle di Muggio, meta prediletta dei tanti cicloturisti del Mendrisiotto.

leggi tutto »

Da Camperio alla Capanna Gorda con le ciaspole ai piedi

La felicità con due racchette ai piedi: potremmo forse definirla così la passione che sta contagiando sempre più persone per questo tipo di escursionismo invernale. Un’attività che è apprezzata per tanti motivi, in primo luogo perché permette di immergersi nell’incanto della natura con grande facilità come succedere in poche altre occasioni.

leggi tutto »

Con le racchette alla Capanna Piansecco

Un altro itinerario, un’altra Valle, un’altra capanna. Proseguiamo nell’esplorare il bel Ticino nella sua affascinante veste invernale, percorrendo gli itinerari dedicati alle racchette. Questa volta saliamo in Valle Bedretto per scoprire una bella capanna appena ristrutturata e un piccolo lago dai caratteri fiabeschi.

leggi tutto »