STRALUGANO 2025, L’EDIZIONE DEI RECORD: ISCRITTI GIÀ OLTRE QUOTA 6 MILA

L’entusiasmo per la corsa più amata del Ticino non conosce sosta. A pochi giorni dal via, la 19ª edizione della StraLugano ha già superato la soglia dei seimila iscritti, e la sensazione è che il traguardo dei settemila sia ormai a portata di mano. «Stando all’esperienza degli anni scorsi, potremmo persino superare questa barriera», rivela con orgoglio Vanni Merzari, presidente onorario della manifestazione.

Il grande evento podistico è stato presentato oggi nella cornice del Palazzo Civico, alla presenza del Comitato organizzatore guidato da Carlo Regondi, del sindaco di Lugano Michele Foletti e del vicesindaco Roberto Badaracco.

I PROTAGONISTI

La mezza maratona si preannuncia spettacolare grazie alla presenza di tre big del Kenya. Riflettori puntati su Simon Mwangi Waithira, grande favorito dopo il trionfo alla 52ª StraMilano di questa primavera, chiusa in un eccellente 1h00’54’’. A contendergli la vittoria ci saranno i connazionali Shadrack Kipkurui Kenduiywo e Leonard Bor, pronti a dare battaglia fino all’ultimo metro.

In campo femminile il nome da tenere d’occhio è quello di Cheruiyot Vivian, classe 2001, che quest’anno ha già corso la distanza in un brillante 1h08’16’’. Con lei al via anche la connazionale Scholastica Jepkempoi e due azzurre di grande esperienza: Ivana Iozzia e Catherine Bertone. A rappresentare la Svizzera scenderanno in strada Samira Schnüriger e Seraina Stettler, decise a difendere con orgoglio i colori rossocrociati.

Ma non finisce qui. Nella 10 chilometri del sabato sera l’uomo da battere sarà l’italo-marocchino Badr Jaafari, già vincitore dell’edizione 2024 e accreditato di un personale di 28’19’’ sulla distanza. Sulla sua strada troverà l’eritreo Seare Weldezghi e il ticinese d’adozione Elhousine Elazzaoui.

Al femminile, la gara si annuncia apertissima: le elvetiche Nicole Egger ed Elena Eichenberger partono con i favori del pronostico, ma attenzione all’austriaca Lisa Redlinger, outsider di lusso pronta a inserirsi nella lotta per il podio.

5 risposte

  1. Non sono un abile corridore a piedi ma invidio un po’ chi fa le grandi Maratone da appassionato, non solo quelle più famose come Boston o New York. Poi da appassionato di Atletica Leggera, anche praticata, ho il ricordo di tanti atleti nei quali si riconoscono i tanti corridori par passione pura. Buon divertimento a chi sarà a Lugano!

    La mia passione risale ai tempi nei quali Bob Seagren e Kjell Isaksson si sfidavano a suon di record nell’asta, Ron Clarke faceva un incredibile primato nei 10 mila, Eddy Ottoz sfidava il grandissimo Davenport nei 110 hs, e Jay Silvester portava parecchio avanti la zolla dove atterrava il suo disco …

    MA CHE BRAVA la Ditaji !!! uno stile di corsa molto armonioso e dinamico, bella da vedere! bellissima fanciulla anche, il che non guasta. Ma che emozioni! le sue e quelle che ha trasmesso, in gara ed anche dopo la gara. Brava, brava, brava.

    Mi ha emozionato tantissimo anche la maratoneta uruguagia giunta terza nello Stadio di Tokyo … si guardava attorno e non capiva … forse ha pensato anche di aver sbagliato percorso. Non c’era nessuno. Che bello quando le hanno fatto segno che era la terza! Magnifico !!!

    Bello poco fa anche la conclusione del salto in alto, con Kerr e Woo a scandire il ritmo con le mani assieme al pubblico a favore dell’avversario. Magie dell’Atletica quando la si fa con passione.

  2. sto guardando la prima batteria dei 5000 c’è l’americano Hocker che pare tosto … ‘sti qua della RAI considerano Ingebrigtsen “improbabile” tra i favoriti, per un tendine in disordine … boh ?!? à vedarèmmm …

  3. O mamma! ho visto solo i primi due chilometri. Stavo guardando in ritardo di una mezz’ora e quando la RAI ha cambiato canale ho avuto un “buco” non recuperabile. Accipicchia! avevo notato che Ingebrigtsen riusciva a stare “attaccato” quando alcuni cedevano … ma poi non so più salvo il vincitore Hocker che in semi mi era parso veramente tosto. Uè! ci avevo visto giusto. Quasi quasi mi “autoincenso” ah ah …
    Peccato per la giovane svizzera negli 800 metri! l’impressione è che fosse scarica dopo due turni preliminari. Ma un po’ tutta l’Atletica sta diventando “ossessiva” con troppi meeting e troppi interessi economici. Pagano gli atleti con troppi infortuni “da stress”.

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