In Svizzera, il triathlon è donna

Natasha Badmann e Daniela Ryf sono ormai considerate due leggende del triathlon. Due grandi primedonne sulla distanza Ironman conosciute e famose in tutto il mondo. La Badmann, che ha vissuto il suo periodo d’oro tra gli anni Novanta e il Duemila, si è imposta per ben sei volte all’Ironman delle Hawaii, mentre la Ryf è già a quota due, dopo le affermazioni del 2015 e del 2016.

Di che essere orgogliosi, dunque. La nostra nazione è sicuramente “patria” del triathlon, soprattutto al femminile se guardiamo i risultati fino a qui ottenuti. Possiamo vantare, oltre alle straordinarie affermazioni di queste due atlete nell’Ironman, quelle altrettanto prestigiose di Brigitte McMahon ad Sydney 2000 e di Nicola Spirig alle Olimpiadi di Londra del 2012. Alle quali si aggiungono le medaglie di bronzo di Magali Messmer sempre ad Atene e l’argento ancora della Spirig di Rio 2016.

Come si può spiegare questa straordinaria presenza femminile svizzera nell’élite del triathlon mondiale? Difficile dirlo. Il triathlon richiede certo, oltre a una buona dose di talento, tanta determinazione, forza di volontà, capacità di organizzazione. Qualità che in Svizzera si ritrovano con una certa frequenza e abbondanza. A cui si possono aggiungere, sicuramente, quelle condizioni “quadro” ideali legate al contesto ambientale e alle infrastrutture per l’allenamento, che pure sono presenti e sono molto efficienti.

Badmann, Ryf e Spirig sono state elette anche “Sportive svizzere dell’anno” e soprattutto nella Svizzera interna godono di una vasta popolarità. Cosa che invece non succede in Ticino, dove il triathlon stenta ad imporsi e quindi queste grandi campionesse sono ancora relativamente poco conosciute dal grande pubblico.

Foto: Daniela Ryf è considerata oggi la più forte triathleta al mondo su distanza Ironman (Getty Images).

Fonte: Triathlon, che passione!

ti può interessare anche

Perché l’escursionismo rende felici?

Secondo una recente indagine dell’Ufficio federale dello sport, l’escursionismo è di gran lunga l’attività fisica più amata dagli svizzeri. Il numero degli appassionati cresce di anno in anno e coinvolge persone di ogni età. Come si può spiegare questa tendenza che del resto è comune a molti altri paesi?

leggi tutto »

MEDICO SVIZZERO SOSPESO 14 ANNI PER DOPING

Il Tribunale dello sport svizzero ha condannato un medico svizzero, residente nel Canton Berna, a una sospensione di 14 anni e a un’ammenda di 14 mila franchi per avere infranto a più riprese lo Statuto concernente il doping. La notizia è stata data negli scorsi giorni e pone fine a un caso reso pubblico nel gennaio 2018.

leggi tutto »