Alfred Escher padre e fondatore della Gotthardbahn

Zurigo è una città ricca di storie e non può che essere così vista l’importanza del suo passato. Quello che è interessante sapere è che molte di queste storie si intrecciano anche con il Ticino. Tante riguardano persone comuni come noi che in qualche modo o per qualche ragione hanno avuto a che fare con la Città sulla Limmat. Quanti, infatti, vi hanno lavorato o studiato? Non solo: i miei genitori, ad esempio, per una curiosa coincidenza si sono conosciuti proprio nella vecchia Halle della Stazione ferroviaria, poco prima di prendere un treno…

Storie comuni ma anche storie più importanti, come quella di Alfred Escher (1819-1882), il cui gigantesco monumento fa bella mostra di sé fuori dalla stazione centrale. Escher è considerato il padre della Gotthardbahn, è oggi un simbolo per Zurigo ma pensate è nel contempo anche cittadino onorario di Lugano! È stato un uomo di grande successo, attivo su tanti fronti, sebbene gli ultimi anni di vita non siano stati molto fortunati per lui. E ancora meno lo furono per la figlia Lydia, ai tempi, siamo alla fine dell’Ottocento, ritenuta la donna più ricca in Svizzera e che per una questione di cuore mise tragicamente fine ai suoi giorni… 

IL TRENO SFRECCIA VELOCE…

“Il treno sfreccia veloce dentro l’oscurità della valle. A dicembre la notte scende in fretta e in un attimo si passa dalla luce al buio più pesto. Si attraversano villaggi, poi ci si infila in qualche galleria per uscirne subito dopo. Non è mai noioso viaggiare in treno, neppure all’imbrunire. I paesaggi si rincorrono, si avvicinano, ruotano, si incrociano, poi si allontanano…

Mai poi, appunto, arriva la notte e il buio diventa tutto uguale. Ogni tanto le fioche luci tremolanti indicano la presenza di un villaggio con la chiesa illuminata e il bagliore dei prati innevati. Chi ci vive quassù, in mezzo alle montagne, nel freddo di questo inverno? Il treno continua la sua corsa e a poco a poco si inizia a sonnecchiare; a poco a poco il pensiero diventa sogno e segue il rollio ritmico del treno che ci trasporta e sembra di confondersi con l’ambiente.

Usciti dal tunnel di Alptransit la fermata di Zugo non è lontana. Qui l’ambiente si riaccende, sale parecchia gente sorridente e il vagone si ravviva. Salgono famiglie intere, gente anziana, gruppi di ragazze e ragazzi che ridono e scherzano fra loro, tutti diretti verso la grande Città e il suo clima di Natale. 

L’ARRIVO ALLA STAZIONE DI ZURIGO

Quando arrivi a Zurigo la folla dentro il treno è in visibilio e in un attimo ti ritrovi catapultato sui binari che sembrano il set di un film hollywoodiano. Gente che corre, gente che si saluta… Tutto splende, sembra di essere in un film di Woody Allen.

Un bimbo piccolo guarda meravigliato il grande Swarovski, l’albero di Natale della stazione di Zurigo, alto ben 15 metri. I suoi occhi sono pieni di meraviglia come quelli della madre che lo tiene per mano e come lui guarda verso l’alto di questa meraviglia natalizia. La gente corre, i treni non aspettano, l’ultimo regalo, forse, neppure…

Oggi per fare la tratta Lugano-Zurigo si impiegano poco più di due ore. Le due città sono legate da tante storie, pensiamo solo ai giovani che studiano all’Università o al Politecnico, tra i più rinomati al mondo. Usciamo e come per l’albero di Natale vediamo gente che guarda all’insù, questa volta però verso la grande statua dedicata ad Alfred Escher, il padre della Gotthardbahn. L’ombra della sua imponente figura si riflette sulla monumentale parete della Stazione intrecciandosi, in uno spettacolare quanto suggestivo gioco di combinazioni, con i fili elettrici dei tram cittadini.

ALFRED ESCHER, PADRE DELLA GOTTHARDBAHN

Escher è stato uno degli uomini più influenti della seconda metà dell’Ottocento, attivo in molti campi della politica come dell’economia. Oltre ad aver promosso la Gotthardbahn, fu il fondatore del Credito Svizzero. Nel corso della sua vita ha ottenuto molti riconoscimenti e tra questi – in molti saranno ora sorpresi nel saperlo – pure quello di cittadino onorario della Città di Lugano!

Viveva nella sontuosa Villa Belvoir a Enge, dove visse anche gli ultimi anni della sua esistenza che non furono sempre facili. A causa del cattivo stato di salute, ad esempio, non poté partecipare all’inaugurazione della galleria ferroviaria del Gottardo nel 1882 di cui fu, appunto, il principale promotore. Morì di lì a poco.

La sua figura è legata anche alle vicende della figlia Lydia che ereditando il patrimonio del padre divenne la donna più ricca della Svizzera di quell’epoca. Il suo matrimonio con il figlio del Consigliere federale Friedrich Emil Welti finì tragicamente. L’idillio che la vide al fianco dell’artista Karl Stauffer fu di breve durata: Stauffer morì di una dose eccessiva di clorato e Lydia Welti-Escher aprì il rubinetto del gas il 12 dicembre 1891 nella sua casa di Champel presso Ginevra. Aveva solo 33 anni.

LA FONDAZIONE GOTTFRIED KELLER

Prima di morire, Welti-Escher destinò i milioni di franchi ereditati dal padre alla fondazione Gottfried Keller, che aveva istituito e il cui scopo consisteva nell’acquisizione di opere d’arte e che oggi è sotto la tutela della Confederazione.

Un soffio di vento spaventa un piccione appollaiato sulla mano rigida della statua di Escher e spicca il volo verso l’alto, tra le nebbie della sera e i colori delle luci variopinte di Natale. L’ambiente è magico e la voglia di vivere la città, seguendo l’onda del profumo di vin brulé e dei suoi affollati mercatini ti conquista subito, irresistibile come una Musa delle divinità greche”.

Testo: copyright N. Pfund

Leggi anche: Come sudare a Zurigo nel periodo di Natale; La magia del Natale in un weekend “sportivo” a Zurigo

Leggi

La Silvesterlauf e quella voglia di vivere che ti prende

LA SILVESTERLAUF E QUELLA VOGLIA DI VIVERE

Aria fredda, profumo di vin brulé. Quando scendo dal treno nell’affollata stazione di Zurigo mi ritrovo in pieno clima natalizio. Le bancarelle sono ovunque e un gigantesco albero di Natale (mi dicono che misura ben 15 metri) è preso d’assalto dagli amanti dei selfie. Sono qui per la Silvesterlauf, una delle corse cittadine invernali più frequentate della Svizzera.

Quest’anno gli iscritti sono ben 21.138. Il clima variopinto e allegro della Silvesterlauf contagia il centro storico di Zurigo fin dal mattino. La partenza è dalle parti del lago, ma già nell’elegante Bahnhofstrasse si respira un ambiente particolare. È domenica, le campane suonano a festa, le chiese sono stracolme di gente per sentire i cori natalizi.

Anche i tea room sono presi d’assalto, forse per sfuggire alla morsa del freddo (durante la notte ha addirittura nevicato), dove trovo intere famiglie in tenuta sportiva che bevono cioccolata e mangiano le torte della casa. Ridono, scherzano, sono felici. Accanto a loro eleganti signore già di una certa età osservano la scena sorridendo.

La prima partenza è alle 11.10 sulla Limmatquai nei pressi del Bellevue. Partono le famiglie per un giro di 1.5 km. E poi a cadenze regolari seguono tutte le altre categorie – sono ben trentadue! – fino all’ultima che prenderà il via a tarda sera quando è ormai notte e i lampioni delle strade sono già accesi.

Poco dopo mezzogiorno c’è il momento “clou”, quello riservato agli élites. Corrono attorno alla Fraumünster su un circuito di circa 380 metri, ad eliminazione: negli ultimi due giri rimangono solo i 5 atleti migliori che si giocano la vittoria. Il pubblico ha così l’occasione di ammirare da vicino i grandi interpreti dell’atletica.

La città sulla Limmat vive oggi una festa dello sport. E allora vien da chiedersi cosa spinge così tanta gente a partecipare a questi eventi sportivi, perché ve ne sono un po’ ovunque in tante altre città della Svizzera.

Per capirlo bisogna osservare queste manifestazioni dall’esterno, con sguardo distaccato. Come ho fatto io. E allora dico che non è solo la voglia di fare movimento che porta così tanta gente a vivere queste esperienze. E non è neppure la necessità di rincorrere una prestazione sportiva. È soprattutto il piacere di stare insieme, di vivere la propria città in una forma diversa. Con allegria e spensieratezza.

È l’amore per la vita, l’energia positiva che emana uno sforzo sincero e autentico come è la corsa a piedi. Un’energia che entra nel sangue e contagia tutti i presenti, atleti, pubblico, turisti di passaggio. Ecco. E aggiungo questo: che oggi avere la fortuna di vivere questi momenti non è una cosa scontata. Vedere così tanta gente nello stesso momento felice, neppure. Oggi, però, è capitato.

A questo penso sul treno che mi riporta a casa. Sfreccia veloce nella notte, sfiorando a volte le case illuminate. Guardo dal finestrino, in lontananza vedo una luce pulsare. È un faro sul lago. Una luna color fosforo brilla oltre le montagne innevate in un cielo incredibilmente stellato.

Testo & Photo: copyright N. Pfund

Leggi

Come “sudare” a Zurigo nel periodo di Natale

NATALE A ZURIGO

Allora, la (bella) novità è questa. Nel weekend dal 13 al 15 dicembre sarò in missione speciale a Zurigo. Per cosa? Per parlarvi della magia di questa splendida città durante i famosi mercatini di Natale (belli davvero, su questo non c’è dubbio!). Certo parlarne in una forma e in un coinvolgimento un po’… particolare di cui vi dirò tra poco.

Zurigo, ormai lo sappiamo, è una delle città più belle e coinvolgenti, non solo della Svizzera, ma di tutta Europa. Ogni volta che ci vado, non so perché, mi riempio di buona energia e di ottimismo; quell’energia che forse un po’ è venuta a mancare dalle nostre parti, ed è un vero peccato. Quindi andarci con un occhio attento può essere utile, per capire quali sono gli ingredienti giusti e magari per… rubare qualche segreto da applicare anche da noi.

E uno di questi “segreti”, lasciatemelo dire subito, oltre alla capacità di vivere, è l’altissima sensibilità sportiva degli zurighesi:  nella città sono davvero numerosi gli eventi nel corso dell’anno, soprattutto riguardanti gli sport di resistenza. E uno di questi si celebrerà proprio nel weekend in cui sarò nella città sulla Limmat, ovvero la celebre “Silvesterlauf” con migliaia di partecipanti.

L’INVITO DI ZURIGO TURISMO

Ma veniamo al… dunque. L’invito mi è arrivato da Zurigo Turismo: cercavano uno sportivo disposto a parlarne sui suoi blog. Ovvio, come sportivo di resistenza la mia missione sarà particolare e… su misura: infatti il “motto” di tutto questo sarà… “come sudare a Zurigo nel periodo Natalizio”. Quindi mi toccherà giocoforza fare tutta una serie di attività, girare tutti i mercatini e – pensate – frequentare i migliori ritrovi della Città, come il Bar Clouds sulla Prime Tower (il nuovo e spettacolare grattacielo della città dove si accede però solo in giacca e cravatta), oltre che allo  Sprüngli sulla Bahnhofstrasse, dove dovrei invece assaggiare le famose torte di cioccolato. Che sacrificio, che tortura!

SFIDE SPORTIVE, MA NON SOLO…

Vi dirò se ne vale la pena, ma penso già di conoscere la risposta. Scherzi a parte durante questo weekend dovrò effettivamente “sudare” e sudare forte con tre attività particolari. La prima sarà al Freitag, famosissimo marchio di moda, dove dovrò costruire una delle celebri borse partendo dal nulla o quasi: e visto che nei lavori di ritaglio e di cucitura sono particolarmente imbranato, prevedo qui di sudare davvero moltissimo, ma in questa circostanza sarò aiutato (per mia fortuna!) da mia figlia.

Poi mi toccherà ovviamente partecipare domenica alla famosissima “Silvesterlauf” (8 km e 550 metri di saliscendi) e sarò uno dei ventimila del biscione variopinto che correranno nelle vie storiche della città, ma per questo sono contento, ci mancherebbe! Infine mi toccherà ancora “sudare”, e qui sudare davvero forte, nella sauna alla Badi Enge dove è previsto anche il tuffo nel lago, mi dicono che adesso è appena sopra lo zero, spero quindi di sopravvivere allo shock termico, vista anche l’età…

MA AL TERMINE MI ASPETTA UNA BELLA… FONDUE

Insomma, belle sfide, bel sacrificio! Vabbè, comunque al termine mi aspetta una fondue di quelle toste in uno dei tanti locali della vecchia città, con il vino bianco delle colline zurighesi, suderò anche qui, ma certamente con il sorriso. Sarò accompagnato da alcune persone e certamente da ticinesi che saranno al via della Silvesterlauf.

Ecco, per farla breve, di tutto questo, per cui certamente ci sarà molto da ridere e divertirsi, vi darò testimonianza attraverso facebook e gli altri ‘social’ fra un mesetto circa. Tenetevi pronti e seguitemi! Stay Tuned!

Vedi anche: Zurigo Turismo; Silvesterlauf

Photo: copyright Zurigo Turismo

Leggi