Vacanze in Irlanda: Galway, Cliffs of Moher, Connemara National Park, Clifden, Sky Road…

Ci sono viaggi che lasciano un segno. Perché ci sembra, una volta tornati, che qualcosa dentro di noi sia cambiato. Siamo partiti con un’idea di noi stessi per rientrare, forse, con una nuova consapevolezza. Gli equilibri si sono adattati facendo tesoro di nuovi elementi e sensazioni.

Un’esperienza che ho vissuto durante una recente vacanza nelle verdi terre d’Irlanda. Un viaggio che da Zurigo mi ha portato dapprima a Dublino e da qui, dopo avere noleggiato un’auto, a Galway, nella costa occidentale dove ho potuto visitare alcune attrazioni che descriverò di seguito.

Galway, tra musica e arte

Anzitutto Galway, certamente, che non ha deluso le aspettative. Una città vibrante e ricca di cultura al punto da essere stata designata “Capitale della cultura” nel 2020. Una cittadina che ha nella parte pedonale l’attrazione maggiore, con l’ambiente caratteristico, i tanti negozi e soprattutto i famosi “pub” dove la sera si può godere la musica dal vivo.

Senza dimenticare la bellissima “Long Walk” che costeggia il mare: una passeggiata che arriva fino alla zona balneare dei trampolini (dove è sempre possibile vedere dei coraggiosi bagnanti che si tuffano nelle acque gelide dell’Oceano) percorsa da turisti, dagli abitanti del luogo e parecchi amanti della corsa a piedi che qui trovano un tracciato ideale e suggestivo per allenarsi.

Per chi sceglie Galway come “base” per le proprie vacanze sarà irrinunciabile avere alcune destinazioni da raggiungere. Una di queste porta alle scogliere di Moher, uno dei luoghi più suggestivi, affascinanti e che possiedono numeri importanti: sono lunghe oltre 5 chilometri e raggiungono un’altezza massima di 214 metri.

Camminare a strapiombo sul mare è una sensazione unica, sembra di essere ai confini del mondo e il panorama è intriso di una forza cosmica straordinaria: lo sguardo è attratto dal volo dei gabbiani che dimorano sulle rocce, mentre l’anima vibra nel suono del vento e delle onde che s’infrangono sugli scogli.

Altra destinazione irrinunciabile è il Parco nazionale di Connemara che si trova a un’ottantina di chilometri da Galway. Un parco che richiederebbe almeno un paio di giorni per essere visitato ma la cui attrazione maggiore porta a Diamond Hill, un promontorio a 442 m di altitudine e raggiungibile a piedi in circa un’ora partendo dal Park Visitor Centre.

Per arrivare al parco di Connemara bisogna passare da Clifden che è la città più grande e la capitale, non ufficiale, della regione del Connemara. Oltre ad essere il punto di partenza per il circuito della Sky Road, che descriveremo in seguito, vale la pena dedicare un po’ di tempo all’esplorazione di Clifden.

La città è molto pittoresca e ci sono una serie di bei negozi e pub conviviali dove trascorrere le ore serali, in compagnia, anche qui, di ottima musica tradizionale irlandese.

Ecco infine la Sky Road, un anello panoramico di 20 chilometri che parte, appunto, da Clifden. La strada circolare è considerata da molti una delle più panoramiche strade d’Irlanda. In una giornata limpida, i panorami delle spettacolari scogliere, delle montagne e dei paesaggi marini sono assolutamente sbalorditivi.

Inoltre, nonostante questa sia una delle cose più popolari da fare nel Connemara, non è così affollata come molte altre attrazioni turistiche. Ci sono diversi punti panoramici lungo il percorso, dove potrete accostare e ammirare i panorami mozzafiato.

Ecco dunque un breve resoconto di questo viaggio che ho percepito non come un semplice spostarsi da un luogo all’altro ma come un’esperienza arricchente e trasformativa: perché la terra d’Irlanda ha un’energia nuova e diversa rispetto alla nostra.

Un’energia che prende forza dall’ambiente e dalla natura, anzitutto, ma che si rispecchia anche nel carattere della popolazione: estremamente conviviale e gentile. Un carattere che ho sperimentato soprattutto frequentando i tradizionali e splendidi pub che sono molto più che semplici luoghi dove bere o mangiare.

Sono, a mio parere, il cuore pulsante della vita sociale. Entrare in un pub, ad esempio a Galway (dove ho trascorso alcune piacevoli serate) è come essere accolti in una grande famiglia. I pub irlandesi, del resto, sono noti per la loro ospitalità calorosa e amichevole. Sia i ‘locals’ che i turisti vengono accolti con sorrisi e battute, creando un’atmosfera di comunità e inclusività.

Troppo bello, dunque, per non pensare di tornarci ancora una volta!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ti può interessare anche

Andrea Alagona racconta la sua gara al Triathlon di Locarno: tra emozioni, squalifica e colpo di scena finale

Un sogno, un crampo, una squalifica e infine la rivincita: il Triathlon di Locarno 2025 resterà scolpito nella memoria di Andrea Alagona. L’atleta ticinese, protagonista assoluto della gara sulla distanza media, ha vissuto una giornata incredibile, ricca di colpi di scena e di emozioni. Dalla partenza in testa al nuoto, agli attacchi in bici, fino al cartellino rosso che sembrava aver spento ogni speranza, Alagona ha scelto di non mollare. Una decisione che lo ha portato a vivere uno dei momenti più intensi della sua carriera.

leggi tutto »

LIVE TRIATHLON DI LOCARNO 2025: RISULTATI E CLASSIFICA/RANGLISTE/RESULTS

Questo fine settimana saremo al Triathlon di Locarno per raccontarvi da vicino due giornate di sport e adrenalina. Sabato seguiremo il clima festoso del Mini Tri e delle gare giovanili, dove l’entusiasmo conta più del cronometro. Domenica, invece, il ritmo cambierà: sarà il momento delle prove più dure, con i campioni che si sfidano sulle distanze olimpiche.

leggi tutto »

Solo il “rischio valanga” ferma l’impresa estrema di Elisa Marani

Dal Lago Maggiore al Monte Rosa: due estremi che da sempre affascinano chi ama raccontare la Svizzera attraverso i suoi contrasti. Dal punto più basso, le rive tranquille di Brissago a 197 metri sul livello del mare, fino al tetto del Paese, la vetta del Dufour a 4’634 metri. Un confronto suggestivo, che spesso resta confinato nelle pagine dei manuali o nei dati geografici. Ma Elisa Marani, giovane triatleta luganese di 27 anni, ha deciso di trasformare quella linea immaginaria in un’impresa reale, percorrendola con la sola forza del suo corpo, in meno di 24 ore.

leggi tutto »