Perché l’escursionismo rende felici?

Secondo una recente indagine dell’Ufficio federale dello sport, l’escursionismo è di gran lunga l’attività fisica più amata dagli svizzeri. Il numero degli appassionati cresce di anno in anno e coinvolge persone di ogni età. Come si può spiegare questa tendenza che del resto è comune a molti altri paesi?

L’escursionismo rende felici per diverse ragioni, sia fisiche che psicologiche:

1. Stimola la produzione di endorfine – Camminare nella natura aumenta la produzione di endorfine, gli “ormoni della felicità”, che riducono lo stress e migliorano l’umore.

2. Riduce lo stress e l’ansia – La natura ha un effetto calmante sulla mente. Il contatto con il verde abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.

3. Migliora la salute fisica – L’attività fisica aumenta la circolazione sanguigna, migliora la respirazione e rafforza il sistema immunitario, contribuendo a un senso generale di benessere.

4. Favorisce la connessione con la natura – Staccarsi dalla frenesia quotidiana e immergersi nei paesaggi naturali porta un senso di pace interiore e meraviglia.

5. Aumenta l’autostima e la soddisfazione – Raggiungere una vetta o completare un percorso difficile dà un senso di realizzazione, migliorando la fiducia in sé stessi.

6. Favorisce la socializzazione o la riflessione – Si può fare escursionismo da soli per ritrovare sé stessi o in compagnia per rafforzare legami e condividere esperienze.

7. Migliora la qualità del sonno – L’esposizione alla luce naturale regola il ritmo circadiano e il movimento fisico aiuta a dormire meglio.

In sintesi, l’escursionismo è un’esperienza completa che nutre corpo e mente, favorendo la felicità e il benessere a lungo termine.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ti può interessare anche

Chi è Alex Yee, il fenomeno che riesce a vincere le olimpiadi di triathlon e a correre la maratona in 2:06:38

Alex Yee è molto più di un campione olimpico. È il simbolo di una nuova generazione di atleti capaci di unire talento, intelligenza sportiva e profondità umana. Nato e cresciuto a Lewisham, nel sud-est di Londra, porta con sé una storia fatta di radici multiculturali, sacrificio e determinazione. Dalla corsa al triathlon, passando per momenti di grande difficoltà e rinascita, il suo percorso racconta non solo una carriera sportiva straordinaria, ma anche la costruzione di un’identità solida e consapevole.

leggi tutto »

Alex Yee protagonista a Valencia: il campione olimpico di triathlon vola e sfiora il record britannico in maratona

Alex Yee ormai non è più soltanto un fenomeno del triathlon: dopo l’ultima impresa alla Maratona di Valencia, può essere considerato a pieno titolo uno dei maratoneti più forti d’Europa. Il fuoriclasse britannico, oro olimpico nel triathlon un anno e mezzo fa a Parigi, ha confermato ancora una volta di avere un talento straordinario nella corsa, oltre che nel nuoto e nel ciclismo.

leggi tutto »

Università della Svizzera italiana: tra dimissioni, fondi pubblici e un progetto che si sta smarrendo

L’addio anticipato di Luisa Lambertini riporta in primo piano l’instabilità gestionale dell’USI. La mancanza di una guida stabile solleva interrogativi sulla capacità dell’ateneo di rispettare la propria missione originaria a favore dei giovani ticinesi. Il nuovo rettore ad interim, Gabriele Balbi, eredita un’istituzione percepita come sempre più distante dal territorio. Nonostante i consistenti finanziamenti pubblici, restano incerti i benefici reali per il Cantone. Le dimissioni rappresentano dunque un segnale critico che impone all’università di ridefinire obiettivi e responsabilità per non gravare sulle future generazioni.

leggi tutto »