È stata indubbiamente un’edizione tra le più belle del Triathlon di Locarno quella che è andata in scena quest’anno. E questo per una ragione molto semplice: perché tra i grandi protagonisti dell’evento odierno sono risultati i giovani emergenti del triathlon ticinese, giovani che rispondono ai nomi di Sasha Caterina, Adriano Engelhardt e Ivan Minini.
A UN SOFFIO DAL GRANDE RISULTATO
Sasha Caterina, astro nascente del triathlon ticinese e svizzero, ha davvero sfiorato il risultato eccezionale oggi al Triathlon di Locarno, accarezzando quasi fino all’ultimo il sogno di una vittoria alla sua prima esperienza nella distanza olimpica (1,5 km a nuoto, 40 km in bici, 10 km a corsa). Un sogno che si è purtroppo concluso a un chilometro e mezzo dall’arrivo, quando il giovane portacolori del TriUnion è stato superato dall’ex nazionale Patrick Rhyner.
PRESTAZIONE DAVVERO ECCEZIONALE
L’eccezionalità della prestazione di Caterina è presto spiegata se si considera che il ragazzo ha solo 17 anni e che, appunto, in stagione ha gareggiato sempre su distanze molto più brevi, quindi senza una resistenza di base idonea per affrontare al meglio un “olimpico”. Malgrado ciò, il pupillo di Christophe Pellandini ha dato una chiara dimostrazione della sua classe e delle sue enormi potenzialità nella triplice disciplina, chiudendo secondo assoluto davanti all’altra grande promessa del triathlon ticinese e svizzero, ovvero Adriano Engelhardt. “Per me era l’ultima gara della stagione e ci tenevo a fare bene”, ha detto Caterina una volta tagliato il traguardo. “Ho avuto un calo nella parte finale della corsa, in parte prevedibile per la mancanza di preparazione su questa distanza, ma sono contento ugualmente”.
ADRIANO ENGELHARDT: “DEVO MIGLIORARE BICI E CAMBI!”
Anche Adriano Engelhardt, da poco passato con successo al triathlon, è nel complesso soddisfatto della sua prova: “Sono contento del mio nuoto, un po’ meno della bici dove credo di dover lavorare ancora per costruire una gamba “migliore”, mentre nella corsa a piedi, malgrado qualche problema di stomaco, mi sono espresso sui miei livelli”. Il successo rossoblù ieri sulle rive del Verbano è completato dal quarto posto di Mattia Bianchi, atleta molto noto nell’ambiente sportivo per aver militando diverse stagioni nell’HC Ambrì-Piotta.
L’ASSOLO DELL’OLIMPIONICA NICOLA SPIRIG
Sempre nella distanza olimpica, ma sul fronte delle donne, tutti i riflettori erano invece puntati sulla campionessa olimpica Nicola Spirig che a 14 settimane dalla nascita della piccola Malea Lexi, rientrava alle gare con l’obiettivo di tornare competitiva ai massimi livelli. La Spirig, che già tra due settimane gareggerà in una prova di Coppa del Mondo a Rotterdam, si è imposta nettamente, segnando peraltro il terzo tempo assoluto della prova (maschi compresi)! “A Locarno c’è sempre una bella atmosfera e inoltre il tempo è sempre bello”, ci dice sorridente. “Per me oggi è stato un buon test in vista dei prossimi impegni, un test sicuramente riuscito”. Un pensiero per Tokio 2020? “Certo, può essere un obiettivo e sarebbe la mia quinta partecipazione ai Giochi. L’evento è però ancora davvero un po’ lontano e una decisione, oggi, sarebbe prematura”. La Spirig ha preceduto di quasi mezz’ora le zurighesi Reona e Nina Meier, mentre la migliore ticinese è risultata Sabina Rapelli di Stabio.
NELLA “MEDIUM” BADER BISSA IL SUCCESSO DELLO SCORSO ANNO
Nella “Medium Distance” (1,9 km a nuoto, 90 km in bici, 21 km a corsa) l’austriaco Martin Bader ha da parte sua bissato il successo dello scorso anno, dominando la gara dall’inizio alla fine. Bader chiuderà nel tempo di 4h00’45’’ davanti allo zurighese Balazs Csöke e all’italiano Andrea Recagno. Tra le donne affermazione di Brigitte McMahon, cinquantenne in splendida forma e, da non dimenticare, campionessa olimpica a Sydney 2000!
UN “MINI TRI” DA URLO PER IVAN MININI
Da ultimo il “Mini Tri” (500/20/5) di sabato, prova sempre combattuta, che ha avuto un esito curioso per il fatto che il primo atleta che ha preso il via (la partenza è avvenuta in modo scaglionato) è risultato anche il migliore al traguardo. E questo atleta risponde al nome di Ivan Minini, che proprio con Sasha Caterina e Adriano Engelhardt rappresenta oggi una delle gemme più preziose del triathlon nostrano in un momento di ricambio generazionale. Come dire, la classica “ciliegina” su un’edizione di successo che ha proposto anche un avvicendamento alla testa del comitato organizzatore, con l’arrivo del nuovo presidente Stanislao Pawlowski.
Fonte: Triathlon, che passione!
Foto: copyright © N. Pfund