Succede, a volte. Di trovarsi in un posto, magari con il cellulare in mano per filmare o scattare delle foto, ed essere spettatori di una situazione particolare.
Come è successo a me quattro anni fa in occasione di “Lugano Bike Emotions”, l’evento dedicato alle biciclette con i campioni della mountain bike che si affrontano in uno spettacolare circuito cittadino.
In quella circostanza c’erano parecchi atleti di livello mondiale come Nino Schurter e il ticinese Filippo Colombo. Impressionante vederli in azione! Per l’occasione e per ammirare le loro performances da vicino mi ero “appostato” proprio in fondo alla scalinata Chiattone per vedere i ciclisti affrontare a velocità incredibile, in discesa, i gradoni.
Dopo i primi passaggi si è capito che l’esercizio richiedeva una tecnica sopraffina: in particolare nella gestione dei tempi tra le rampe e i piccoli pianori che le separano. È davvero una questione di ritmo e se questo, per qualche ragione, viene meno… ecco il capitombolo!
Come è successo a uno dei concorrenti che per fortuna non ha riportato nessun… “danno”: dopo la caduta, infatti, il giovane atleta si è rialzato, ha ripreso la sua bici ed è ripartito!