Cerca
Close this search box.

Una tabella per prevedere i tempi nella frazione a corsa

“Nella corsa a piedi si “toglie la maschera” ed emergono le doti vere dell’atleta, ossia le sue capacità effettive di resistenza, forza muscolare e determinazione mentale.” – N. Pfund, Triathleta per passione, p. 120

La corsa a piedi è l’ultima frazione nelle prove di triathlon e viene quindi affrontata dopo che il nostro organismo è già stato impegnato e sollecitato per più o meno diverso tempo nell’ambito delle due altre tratte, quella a nuoto e quella in bicicletta.

Per chi affronta le prove nella triplice disciplina con intenti agonistici è necessario quindi preservare energia e gambe per questa ultima frazione, che è indubbiamente quella che decide ogni gara sulla triplice distanza, sia di corta che di lunga durata.

Nella corsa a piedi si può bene dire che si “toglie la maschera” ed emergono le doti vere dell’atleta, ossia le sue capacità effettive di resistenza ma anche di forza mentale.

Ma che tempi occorre prevedere, ad esempio in una prova su distanza Ironman, per degli atleti che hanno già avuto dei riscontri su distanze di cinque oppure dieci chilometri?

In base a questa tabella (vedi sotto) stilata da un gruppo competente di esperti della triplice disciplina dovrebbe essere possibile prevedere, sulla base del proprio personale, i tempi nella frazione a corsa in una prova di triathlon, dallo Sprint all’Ironman.

Che ne dite? Personalmente devo essere sincero, un po’ effettivamente mi ritrovo!

Leggi ancheL’importanza del peso corporeo negli sport di resistenzaAvere un piano di allenamentoCorrere per meditareMigliorare la velocità nella corsaDimagrire con la corsa

Fonte: Triathlon, che passione!

Foto: copyright Getty Images

ti può interessare anche

Incontro con l’autore: «Il pescatore e il turista» di Heinrich Böll

“Il pescatore e il turista” è un breve racconto di Heinrich Böll che illustra un contrasto tra due visioni della vita. Un turista benestante osserva un pescatore che riposa accanto alla sua barca e gli chiede perché non sia in mare a pescare. Il pescatore risponde che ha già pescato abbastanza per oggi. Il turista, stupito, cerca di spiegargli che se lavorasse di più, potrebbe guadagnare di più, comprare altre barche, assumere equipaggio e alla fine diventare ricco, per poi ritirarsi e godersi la vita in tranquillità.

leggi tutto »

«Ed è subito sera» di Salvatore Quasimodo

Una poesia breve ma densa di significato. Quasimodo riflette sui temi della solitudine, della caducità della vita e del destino ineluttabile della morte. Il tono è malinconico e meditativo, con un forte richiamo alla fragilità dell’esistenza umana.

leggi tutto »

CADEL EVANS, DALLA BICICLETTA ALLA CORSA IN MONTAGNA

C’è un nome in più nel mondo della corsa in montagna ed è di assoluto prestigio: è nientemeno quello di Cadel Evans ex campione del ciclismo, vincitore al mondiale del 2009 e trionfatore del Tour de France nel 2011.

Il corridore 47enne da qualche anno si cimenta nelle corse in montagna dimostrando che quando la strada si impenna è sempre un avversario temibile anche se non si sale in bicicletta.

leggi tutto »

Incontro con l’Autore: «I GIORNI PERDUTI» di Dino Buzzati

I giorni perduti è un racconto di Dino Buzzati che riflette sul tema del tempo e sul rimpianto per le opportunità mancate. Il protagonista, un uomo di mezza età, riceve una visita inaspettata da un misterioso personaggio che si presenta come l’incaricato di recuperare i «giorni perduti». Questi sono giorni in cui il protagonista ha sprecato tempo o non ha vissuto appieno la propria vita.

leggi tutto »