
StraLugano 2017: un grande successo
StraLugano 2017: un grande successo
Il mio contributo sulle pagine dello sport del Corriere del Ticino. Un “pezzo” riuscito anche nella grafica, un premio per gli organizzatori e tutti i protagonisti di questa giornata di sport indimenticabile!
Leggi anche: La StraLugano alle spalle dei kenioti (Gallery)

La StraLugano alle spalle dei kenioti
La StraLugano alle spalle dei kenioti
È un’esperienza particolare. Che oggi voglio condividere. Quale? Vivere la StraLugano seguendo passo a passo, attraverso una galleria fotografica unica realizzata oggi da me, il gruppo dei “top runner”. Che nella fattispecie sono le famose gazzelle degli altipiani africani, kenioti ed etiopi. Ma, in occasione di questa bellissima edizione della StraLugano, certamente e soprattutto kenioti…
La bandiera del Kenia ha infatti sventolato addirittura sui primi nove atleti giunti al traguardo. Una supremazia incredibile. Schiacciante. Già dopo pochissime centinaia di metri il gruppo dei migliori si è portato davanti facendo praticamente il vuoto. Il loro passo, se visto da vicino come ho la fortuna di poter fare da diversi anni nel mio ruolo di radio-corsa, è davvero impressionante: una reattività fantastica, la loro, danno l’impressione di non fare fatica, anche se corrono abbondantemente sotto i tre minuti al chilometro!
Nella galleria di immagini, una vera “chicca” mai proposta da nessuno e che vi lascio guardare con calma, si può ricostruire l’andamento della gara, dall’inizio fino all’arrivo. Con dapprima un gruppo abbastanza numeroso di atleti che via via si sgretola sotto la spinta in particolare del vincitore, Cosmas Jairus Kipchoge, che terminerà in solitaria con un ottimo crono di 1h01’00’’, a soli 6’’ dal suo record stabilito nel 2016.


La soddisfazione del lavoro ben fatto
La soddisfazione per il lavoro ben fatto
Ammettiamolo. Fa piacere essere informati già al mattino di buon’ora, tramite un tweet (oggi i social media ti tengono aggiornato quasi in tempo reale), che l’articolo che hai preparato per il quotidiano con cui collabori (ormai da un ventennio…) è stato apprezzato. A me è capitato proprio stamane. C’è sempre una certa attesa, da parte di chi scrive, come nel mio caso, in qualità di collaboratore esterno (quindi non attivo direttamente in redazione), su come il “pezzo” verrà trattato e pubblicato.
Non sempre si può chiedere di apparire “in apertura” di pagina, di coprire grandi spazi, perché gli eventi sportivi sono molti, sia a livello nazionale che internazionale e locale. Molti, questo aspetto, non lo capiscono e non lo vedono, magari lamentandosi con le redazioni perché una notizia che stava a cuore non è stata pubblicata o non ha avuto il risalto sperato. Devo però dire che nel mio caso ho spesso la soddisfazione di vedere i miei articoli in bella evidenza, come è successo oggi per il “lancio” della StraLugano 2017.
La soddisfazione, in questi casi, è doppia. Anzi tripla. Per me senz’altro, per lo meno per il lavoro che c’è stato e che non è sempre evidente, ma soprattutto per i partecipanti e gli organizzatori della StraLugano, nonché per la brava atleta raffigurata sulla foto, stavolta davvero in grande formato (ma lo merita!). Credo che tutto ciò si possa riassumere in una frase e cioè: “soddisfazione per il lavoro ben fatto”. Non solo da parte mia, come estensore dell’articolo, ma appunto anche da parte degli organizzatori e dei partecipanti medesimi che meritano di essere citati per quello che hanno fatto o faranno.
Devo infine ringraziare la redazione sportiva del “Corriere del Ticino” con la quale collaboro, come detto, da ormai diversi anni. Soprattutto con alcuni giornalisti, quelli più vicini all’area di interesse dei miei articoli, ho instaurato un rapporto che senza difficoltà definirei di bella amicizia. Un rapporto vero, autentico. Sportivo, appunto! Con alcuni di loro ho vissuto un’esperienza di vita che ricorderò sempre. Perché lo sport è così: ti regala sempre emozioni uniche che diventano ancora più belle se si possono condividere con gli altri, ad esempio pubblicandole in un articolo di giornale!
Nelle foto: Il mio contributo sul “Corriere del Ticino” di oggi alla StraLugano 2017 (sopra). Sotto la pagina facebook ufficiale della StarLugano con l’immagine che riprende l’articolo.


Chi sono i favoriti alla StraLugano?
Chi sono i favoriti alla StraLugano?
Cade il velo sui nomi degli atleti élite della StraLugano edizione 2017. Un cast di primissimo piano che potrebbe riproporre i fuochi d’artificio del 2016, quando ben 9 atleti hanno chiuso sotto i 63 minuti, con i primi due addirittura sotto i 61, facendo della StraLugano la più veloce mezza maratona mai disputata su territorio elvetico.
Tra i sicuri protagonisti ci saranno i vincitori della passata edizione che saranno quindi chiamati a difendere il loro titolo: il keniano Cosmas Jairus Kipchoge e la diciannovenne etiope Muliyne Dekobo Haylemaryiam, che ha fissato il proprio personale sulla “mezza” a 1h09’10’’ in occasione della Roma-Ostia 2017.
Sono circa una trentina i top runner presenti domenica alla StraLugano nella mezza maratona. Tra questi una dozzina sono kenioti. Come dire che lo spettacolo è davvero assicurato. Kipchoge parte si con i favori del pronostico, ma dovrà guardarsi almeno da due suoi connazionali: uno è Rodgers Maiyo che vanta un “personal best” di 1h01’54’’ e l’altro risponde al nome di Paul Kariuki Mwangi che ha già corso la “mezza” in 1h01’25’’.
Prestigioso anche il “parterre” al femminile (come probabilmente mai lo è stato prima alla StraLugano): oltre alla Dekebo, che sembra avere una marcia in più rispetto alle altre, c’è un gruppo di atlete con prestazioni molto vicine: le keniane Liavoga, Wangari e Wanjiku, l’etiope Bekele, ma anche le italiane Emma Quaglia (nella foto in alto, ha un passato sportivo molto prestigioso) e Sara Dossena. Quest’ultima, che si definisce “triatleta con la corsa nel sangue” vanta un personale nella “mezza” di 1h11’54’’ e si è imposta due settimane fa nei campionati italiani sui 10 mila metri.
In campo ticinese tra gli uomini spicca per il momento il nome di Enrico Cavadini. Classe 1968, il bellinzonese è già risultato il migliore degli atleti nostrani in edizioni passate della StraLugano, quando ancora prevedeva il tracciato di 30 km attorno al Monte San Salvatore. Ma le nostre attenzioni saranno rivolte soprattutto verso la luganese Evelyne Dietschi (foto sotto), già migliore svizzera al traguardo lo scorso anno con un “crono” di 1h16’52’’.
Fonte: Triathlon, che passione!
Leggi anche: La StraLugano verso un record di iscritti


Sara Dossena alla StraLugano!
C’è un indubbio motivo di interesse per la StraLugano di quest’anno. Anche e soprattutto per gli appassionati di triathlon. Un interesse che deriva dalla presenza sulle rive del Ceresio della forte triathleta italiana Sara Dossena che gareggerà domenica nella mezza maratona.
Sara Dossena vanta un’importante carriera nell’atletica dove ha vestito a più riprese la maglia della nazionale italiana. I suoi anni migliori sono stati quelli dal 2005 al 2007, dove ha inanellato parecchi risultati prestigiosi, fino a che non ha dovuto diminuire i carichi a causa di una serie di infortuni.
Il suo passaggio al triathlon è avvenuto, come sovente capita, proprio in questi momenti di pausa forzata dalla corsa a piedi. Per mantenere alto il livello aerobico ha iniziato con il nuoto e la bicicletta. Ma presto la combinazione dei tre sport è diventata per lei una vera passione. Da qui la decisione di abbracciare il triathlon. Una scelta azzeccata che l’ha portata, in breve tempo, a ritagliarsi uno spazio tra le migliori interpreti della disciplina a livello mondiale.
Tra i suoi risultati più importanti spicca un terzo posto in una gara di World Triathlon e tanti piazzamenti, come pure diversi podi sulla distanza delle “Challenge”, ultimo fra tutti quello di Rimini di inizio maggio. Ma anche nella corsa è tornata ad esprimersi ad altissimi livelli, vivendo una sorta di seconda gioventù.
Questo proprio di recente dove ha stabilito, uno dopo l’altro, ben due record personali: a Genova il 9 aprile ha corso la mezza maratona in 1h11’54’’, mentre a Roma solo una settimana fa ha vinto i campionati italiani dei 10 mila metri chiudendo in 33’11’’.
Risultati di grande valore che la collocano non solo tra le migliori atlete in campo podistico, ma anche e certamente in una posizione di riguardo nel contesto del triathlon d’élite internazionale. Motivo per cui a Lugano domenica c’è grande attesa per un suo nuovo straordinario risultato, che potrebbe essere proprio un ritocco del suo limite nella “mezza”, grazie all’agguerrita concorrenza e al percorso molto veloce della StraLugano.
Foto: www.saradossena.it
Fonte: Triathlon, che passione!

La StraLugano verso un nuovo record!
È una StraLugano che non smette di crescere. E di piacere agli appassionati della corsa a piedi. Quest’anno sono già più di 4 mila gli atleti iscritti, un numero che supera abbondantemente la situazione dello scorso anno nello stesso periodo. In una affollatissima conferenza stampa tenuta stamani a Palazzo Civico, il presidente del CO Vanni Merzari ha sottolineato la sua soddisfazione per la crescita della manifestazione, ringraziando in particolar modo i membri del comitato e la Città di Lugano per il preziosissimo sostegno logistico e finanziario.
Quali i motivi di questo successo? Due in particolare, come è stato sottolineato: la bellezza del paesaggio e della Città di Lugano, e l’alto livello organizzativo della manifestazione. Oltre a ciò, risulta sempre apprezzata l’ampia offerta che soddisfa davvero tutti, dall’agonista al semplice amatore, da chi cerca un momento di convivialità fino alla solidarietà. A questo proposito, si ricorda che sarà possibile devolvere un contributo che andrà a favore di una delle dieci associazioni a scopo benefico che partecipano all’evento.
Sul piano agonistico sarà presente un cast di atleti di livello internazionale, costituito in particolar modo da alcuni fortissimi kenioti ed etiopi. Le famose “gazzelle” degli altipiani africani. Ci saranno i vincitori della passata edizione, così come tutti i migliori ticinesi e parecchi atleti di spicco della vicina Italia. Presente anche la forte triathleta Sara Dossena. Sempre in campo femminile un occhio di riguardo sarà per la promettente Evelyne Dietschi: la luganese è considerata una promessa e in occasione della StraLugano cercherà di limare il suo “personal best” nella mezza maratona.

La StraLugano, un evento di successo
Manca ormai solo un mese all’appuntamento con la StraLugano, in agenda nel weekend del 20 e 21 maggio. Un evento sportivo divenuto tra i più importanti e coinvolgenti per la Città, riuscendo a dare vita e a trasmettere energia positiva a tutta una regione. Una gara che ha i suoi punti forti in un’organizzazione di alto livello, nello scenario in cui si svolge (lo splendido golfo di Lugano) e nel tracciato, velocissimo e completamente cittadino.
La Stralugano, dunque, chiama e gli appassionati della corsa a piedi rispondono. Anche quest’anno, in occasione della dodicesima edizione, sono attesi più di cinquemila atleti alla partenza. Numeri che da noi raramente si vedono in manifestazioni del genere. Certo, altri sport attirano più gente. Ma partecipare in prima persona, mettendosi in gioco, è un’altra cosa. Soprattutto ha un valore diverso.
Gli inizi
La StraLugano è una manifestazione che è entrata velocemente nelle scelte di tanti runner, sia svizzeri che stranieri, e che continua a vedere una crescita numerica delle partecipazioni, quando invece altre gare faticano a mantenere e a fare crescere i numeri.
Naturalmente anche per questo evento gli inizi non sono stati facili. La città era pronta per ospitare una manifestazione del genere, ma occorreva mettere in piedi tutta la macchina organizzativa, era necessario farsi conoscere, soprattutto l’evento doveva entrare nel cuore dei luganesi. Un obiettivo che in pochi anni è stato raggiunto pienamente, grazie in particolar modo al lavoro straordinario del Comitato di organizzazione presieduto, fin dall’inizio, da Vanni Merzari.
Una curiosità…
E proprio da Vanni Merzari scopriamo che l’evento, in origine, non doveva essere una corsa podistica, bensì un Ironman! “Mi piace ricordare che la StraLugano è nata intorno a un tavolo di un bar, evocando com’era iniziato l’Ironman delle Hawaii; ci siamo detti se non potevamo organizzare qualcosa del genere anche a Lugano”, ci ha confidato una volta Merzari. “Era l’autunno del 2005 e le circostanze del momento ci hanno fatto ridimensionare in fretta i nostri sogni. Ma oramai eravamo lanciati e, pur se limitando la nostra idea, abbiamo proposto l’organizzazione di una gara podistica. L’idea è piaciuta subito ai responsabili del Dicastero Sport della città e così il 17 settembre 2006 si è corsa la prima StraLugano”.
La crescita
La StraLugano ha registrato una crescita costante nella partecipazione, passando dalle poche centinaia della prima edizione del 2006 (vinta da Slimani Kaddur) agli oltre 5 mila del 2016. Con gli anni l’offerta si è allargata e diversificata, coinvolgendo ogni fascia di appassionati, dal top runner al podista amatoriale, fino alle spettacolari prove riservate alle hanbike e alla beneficenza.
Cambiamenti ci sono stati anche nei percorsi, di cui il più importante è stato il passaggio dalla 30 chilometri, attorno al San Salvatore, alla mezza maratona cittadina, cambiamento, come detto, avvenuto a partire dallo scorso anno e che è certamente stato apprezzato dai concorrenti.
Top runner e amatori
La Stralugano è da sempre una manifestazione fortemente orientata verso il podismo amatoriale, al running rivolto alla massa, a tutti quelli che praticano questo sport per stare bene e questa sarà sempre la sua matrice e filosofia principale.
Tuttavia ha sempre strizzato l’occhio ai campioni, che nel corso degli anni hanno avuto modo di apprezzare una gara ed un percorso ideali per misurarsi al meglio delle loro capacità. Basta scorrere le classifiche degli anni precedenti per rendersene conto: Stephen Kiplimo, Rachid Kirsi, Oukrid Lhoussaine, Abraham Eshak, Hakin Radivan, Tadesse Abraham e, in campo femminile, Nancy Koech, Sang Chelangat, Ivana Iozzia, Eliana Patelli, giusto per citare alcuni nomi. Molti di questi atleti hanno ottenuto importanti successi prima e dopo la loro partecipazione alla Stralugano.
Anche l’edizione del 2017 darà sicuramente la possibilità al numeroso pubblico di ammirare dei forti runner che daranno vita ad un nuovo ed entusiasmate spettacolo lungo le vie della Città.
Un appuntamento fisso
Alla StraLugano sono particolarmente affezionato. Dall’inizio, quindi fin dalla prima edizione del 2006, ho “raccontato” questo evento e la gara sulle pagine sportive del “Corriere del Ticino”. Per alcuni anni in compagnia di un grande giornalista sportivo e amico, Mariano Botta (caporedattore prima del “Giornale del Popolo” e in seguito de “LaRegione”), la “penna gentile del giornalismo sportivo ticinese” che purtroppo ci ha lasciati prematuramente.
In questi anni ho dunque “respirato” l’ambiente, ho vissuto dall’interno il pulsare e le emozioni di questa manifestazione. E devo dire che ogni volta è stata un’esperienza molto bella e appagante. Da amante dello sport, e soprattutto delle discipline di resistenza, ho naturalmente creduto fin dall’inizio in questa gara e in un certo qual modo mi sono sentito in dovere di dare il mio contributo. L’ho fatto tramite queste cronache sul giornale, ma anche nelle vesti di… “speaker in bicicletta”.
Speaker in bicicletta
Da alcune edizioni, infatti,… partecipo anch’io alla StraLugano. Non come concorrente, ma come volontario. Seguo l’evoluzione della gara, e soprattutto dei primi, in sella alla mia mountain bike con una radio al collo e con il compito di fare gli aggiornamenti in diretta agli altoparlanti in zona traguardo. È un’idea nata alcuni anni fa proprio insieme a Vanni Merzari e che ha avuto successo. Così, puntualmente in occasione della StraLugano, al mattino presto quando l’aria è ancora fresca, inforco la bici e scendo verso il Centro lungo le strade deserte di una città ancora addormentata… Ecco come avevo raccontato questa esperienza in un’edizione di alcuni anni fa:
Percorrere le vie di Lugano senza traffico è qualcosa di speciale, ne rileva in qualche modo un’anima diversa dal solito e predispone a un nuovo sguardo. Quando giungo al Palazzo dei Congressi è un brulichio di gente in calzoncini e scarpette chi cerca riparo sotto una copertura, chi si muove senza una meta precisa con la mantellina. I corridori riempiono le strade e i marciapiedi lungo Viale Carlo Cattaneo fino alla foce, dentro il Parco Ciani e in Riva Caccia. Ci si muove da soli, in coppia o a piccoli gruppi: alcuni sorridono, altri parlottando, altri ancora fanno stretching. Qualcuno, malgrado l’umidità, fa yoga nel parco fissando un punto impreciso in direzione del lago, oltre le nubi gonfie d’acqua, cercando forse la giusta concentrazione. È un clima di festa, anche se il pensiero è ormai rivolto a quei trenta chilometri di percorso – altamente suggestivo, sì, ma non facile! – attorno al San Salvatore. Come sarà? Tre, due, uno… partenza! Il biscione colorato si mette in moto, la corsa è partita e con essa la storia “del tutto personale” di migliaia di persone che hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco. Correre la StraLugano è qualcosa di particolare. È la possibilità di entrare in quel silenzio in cui ascolti e assecondi il ritmo del tuo cuore e dei pensieri, la fatica che ti sorprende improvvisa e ti si fa compagna a ricordarti chi sei e i tuoi limiti, a ripeterti che l’importante non è ribellarsi, ma imparare. Mi sono chiesto se Lugano ha connaturato il correre al proprio respiro. Forse non ancora, ma il crescente successo della StraLugano, che quest’anno ha toccato i 4000 concorrenti, ci indica che piano piano anche da noi ci si sta aprendo alla consapevolezza della corsa lunga; alla sfida pulita di un traguardo da raggiungere con umiltà.
Fonte: Triathlon, che passione!
