Questa sera il cielo
è caduto nel lago
e nasce un sole rosso
sul fondo
a illuminare di fuoco
tutto il mondo
a galla sull’acqua
canneti una folaga
i miei occhi incantati.
Questa sera il cielo
è caduto nel lago
e nasce un sole rosso
sul fondo
a illuminare di fuoco
tutto il mondo
a galla sull’acqua
canneti una folaga
i miei occhi incantati.
In autunno, la montagna sopra Carì si veste di silenzio e di luce dorata. Il sentiero che sale verso la Capanna Gana Rossa parte dolce, tra i prati ormai spenti e i larici che si accendono di rame. L’aria è fresca, umida di nebbia, e il bosco sembra respirare piano, con un ritmo che invita a rallentare…
L’incredibile impresa di Natalie Grabow: la più anziana donna a completare l’Ironman delle Hawaii. Gli organizzatori della gara hanno celebrato la sua impresa sui social, definendola “un’icona della resistenza” e accompagnando la foto del traguardo con una frase che ormai le appartiene: “L’età è davvero solo un numero”.
Quando l’estate sfuma e l’autunno si posa lieve sui versanti alpini, la Valle Leventina si trasforma in un mosaico di luce e colore. I boschi si accendono di oro e di rame, i prati odorano di terra e vento, e l’aria frizzante invita al passo lento dell’escursionista. È la stagione ideale per salire al rifugio Föisc, piccolo e prezioso presidio d’altura a 2200 metri, che domina dall’alto la valle con il suo sguardo aperto e silenzioso.
Il caldo torrido, le onde dell’oceano Pacifico e i venti impetuosi della Queen K Highway non hanno fermato le ticinesi Mariana Sargenti e Mary Torre, protagoniste di una straordinaria prova all’Ironman delle Hawaii 2025, la gara più dura e iconica del triathlon mondiale che quest’anno è stata vinta dalla norvegese Solveig Løvseth, davanti alla britannica Kat Matthews e alla tedesca Laura Philipp.