La corsa in montagna sta spopolando e il fatto di avere potuto organizzare sulle nostre montagne, oltretutto in un contesto paesaggistico ragguardevole come il comparto di Cardada (valorizzato dai colori autunnali), nel locarnese, un evento come la finale mondiale della Salomon Golden Trail Series è qualcosa di unico ed eccezionale.
Un obiettivo che è stato raggiunto grazie alle competenze accumulate negli anni dagli organizzatori di Scenic Trail, oltre al sostegno di Ascona-Locarno Turismo e al media-partner Gruppo Corriere del Ticino.
Il prologo va a Njeru e Elazzaoui
La finale di questa Golden Trail prevedeva, per tutte le categorie, due momenti principali: un prologo individuale di 7 km con 400 m di dislivello e la finale di 23,5 chilometri su un dislivello di 1.400 metri.
Le prime a scendere sul terreno, nel pomeriggio di giovedì, sono le donne, per nulla intimorite dalla pioggia. Ebbene, già in questa prima gara si delineano i valori in campo: la migliore al traguardo è infatti la keniota Joyce Muthoni Njeru (31’38’’), leader della classifica generale che precede Lauren Gregory (USA) e Madalina Florea (RO).
Tra gli uomini la vittoria non sfugge all’attesissimo Elouzine Elazzaoui che segna un tempo stratosferico di 25’48’’, distanziando il friburghese Remi Bonnet di 24’’ e il keniota Patrick Kipngeno, secondo nella generale, di 50’’.
Chepngeno e “Hassan” nella finale
Tra le donne la migliore ad interpretare la gara finale è la keniota Joyline Chepngeno, alla sua seconda prova nella World Series (dopo essersi aggiudicata la Sierre-Zinal), che prende il comando dall’inizio. Fino a metà gara è tallonata dalla Njeru che però, forse a causa di una leggera distorsione alla caviglia, cederà nel finale superata anche dall’americana Lauren Gregory.
In campo maschile Elhousine è protagonista di una gara esemplare ottenendo la vittoria di giornata ma anche quella finale del Circuito. Per il secondo posto, Remi Bonnet supera allo sprint Kipngeno.