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Cosa vogliono i giovani per il loro tempo libero?

Spesso si sentono i giovani lamentarsi del fatto che in Ticino non ci sono spazi ed eventi dedicati a loro con la conseguenza che si trovano spesso nella situazione di non poter gestire in maniera conveniente e fruttuosa in particolare il proprio tempo libero. Cosa c’è di vero? Cosa si potrebbe fare per ovviare a questa situazione?

Una sparata in auto, una rissa, il consumo eccessivo di alcol… A volte sembra che dei giovani si parli solo in occasione di qualche problema e situazione negativa, di qualche bravata o eccesso…

Ma è proprio così? Negli anni Settanta e Ottanta i giovani erano spesso protagonisti, in senso positivo, perché più impegnati socialmente; oggi si ha come l’impressione che essi si nascondano, come se volessero diventare trasparenti.

È vero che in Ticino c’è una carenza di spazi ed eventi dedicati ai giovani? E cosa vorrebbero appunto i giovani per il loro tempo libero che però sul territorio non c’è?

Non tutti, ovviamente, ma una buona parte.

Forse è la nostra società che non considera più il giovane come una risorsa: non essendo ancora attivi professionalmente rappresentano più un costo che altro. Un’età un po’ inutile da cui si deve quasi uscire il più in fretta possibile.

La domanda, allora, è forse questa: ai giovani cosa manca per vivere davvero pienamente gli anni della propria gioventù?

Quali situazioni, quali spazi, quali manifestazioni o eventi bisognerebbe creare e favorire maggiormente sul nostro territorio – e che oggi non ci sono, o ci sono in maniera troppo limitata  – per far sì che anche questa categoria così consistente della popolazione possa esprimere tutte le sue potenzialità ottenendo anche delle soddisfazioni?

11 risposte

  1. Io sono dell’idea che molti giovani d’oggi non hanno più aspirazioni o sogni.
    Senza avere un sogno o un obbiettivo ovviamente si vive più facilmente nella noia e quindi nella posizione di dire che in Ticino non ci sono posti dove passare il proprio tempo libero.
    Io ad esempio ho un sogno musicale abbastanza mirato e nel mio tempo libero si, esco con gli amici o con la mia ragazza, e quando non so cosa fare studio o faccio musica.
    È impressionante quanto un solo obbiettivo o un solo sogno può riempirti le giornate e le renda più produttive.
    In Ticino a mio parere, soprattutto a Lugano è pieno di bar e discoteche, anche se magari non bellissime, ma di possibilità per divertirsi e passare il proprio tempo libero ce n’è, anche se per molti la vita di Lugano può essere costosa.
    Ma il mio consiglio ai miei coetanei è di cercarsi un sogno.
    Trovate un qualcosa che vi piace per cui lottare e in automatico il sogno vi toglierà dalla noia e vi riempirà sia le giornate che il cuore.

  2. In Ticino, alcuni giovani lamentano la mancanza di spazi ed eventi dedicati, spesso sentendosi trascurati dalla società. Tuttavia, anziché concentrarci solo sui problemi, potremmo trasformare questa sfida in un’opportunità coinvolgendo attivamente i giovani nella creazione di iniziative culturali, sportive e sociali. Dare loro un ruolo attivo non solo risolverebbe il problema della mancanza di spazi, ma potrebbe anche rafforzare il senso di appartenenza e coinvolgimento nella comunità. Eventi educativi, progetti volontari e opportunità di leadership potrebbero essere integrati per stimolare la loro partecipazione positiva. Inoltre, creare uno spazio per il dialogo aperto con i giovani potrebbe rivelarsi cruciale per comprendere appieno le loro esigenze e aspirazioni. Cosa ne pensi di questa approccio integrato per migliorare la vita dei giovani in Ticino?

  3. Per me i giovani di oggi non possono essere paragonati ai giovani degli anni settanta e ottanta, c’è stato un cambio generazionale troppo forte tra loro e i giovani di oggi. Una volta si pensava più al futuro, come ad esempio alla carriera professionale, ora i giovani pensano più al presente cercando di trovare la via del divertimento quasi sempre. Peró è anche vero che ci sono molti giovani di oggi che aiutano nel sociale e nell’ambito politico. Per quanto riguarda gli spazi che potrebbero essere messi a disposizione per loro, ci sono ma vanno sfruttati meglio ci vorrebbero più eventi organizzati da giovani per i giovani.

  4. Io sono dell’idea che in Ticino ci siano abbastanza attività da fare in compagnia durante il giorno ad esempio fare sport con amici, andare al cinema, partecipare ad eventi specifici (Japan Matsuri, sportissima, giostre, etc.). A mio avviso però si potrebbero aumentare questi eventi, che attualmente si svolgono una volta alla anno, e crearne di nuovi creati dai giovani per i giovani più regolari e diversificati. Per quanto riguarda la sera trovo che a Bellinzona (dove principalmente mi trovo con gli amici) non ci sia nulla da fare a parte andare in discoteca o girovagare a caso quindi sarebbe interessante puntare su degli eventi musicali (concerti) o su eventi gastronomici.

  5. Cosa vogliono i giovani per il loro tempo libero? Semplice, non lo sanno. Non sanno cosa vogliono, sanno e sentono che c’è una mancanza, del vuoto, nelle loro giornate e nei loro fine settimana, ma se chiedi loro cosa vogliono fare la risposta quasi sempre sarà “boh, qualcosa”.
    Anche non vivendo in Ticino, penso che la mancanza di spazi sia una scusa e che il vero motivo riguardi principalmente passioni e fantasia. Se non hai passioni o cose che da dentro ti preme fare convivrai con questa mancanza e rimarrai nella tua, ormai scomoda, zona di comfort; senza fantasia, invece, non riesci neanche a pensare di fare qualcosa di diverso, di prendere l’iniziativa, di provare qualcosa di nuovo e non saprai mai se possono diventare passioni o interessi che movimentano di più la tua quotidianità.
    Quindi, cosa manca per vivere davvero pienamente gli anni della propria gioventù? Sicuramente non gli spazi, ma passioni e fantasia.

  6. Secondo me i giovani di oggi non hanno più voglia di fare nulla. Ovviamente non tutti, ma una buona parte.
    Sinceramente io lavorando ho la maggior parte del mio tempo occupato, però quando esco la sera e ad esempio c’è un tendone illuminato ci sono i tavoli, i posti a sedere e noi portiamo le carte da scopa, da scala, giochi di gruppo ecc..
    Quello che voglio dire è di vedere le cose con un’altra prospettiva: ad esempio ragazzi “chiusi di mente” farebbero tutt’altro magari superando i limiti e creando anche dei danni.
    Ad esempio chi non lavora e ha il pomeriggio libero consiglio di porsi un obiettivo e di tenere a mente che per ottenere qualcosa bisogna sacrificare qualcosa.
    Sto parlando in generale, può essere sport, può essere musica, studio, palestra o qualsiasi altra cosa ci appassiona, perché diciamocelo noi non dobbiamo vivere prendendo la giornata come va dobbiamo prenderla come una sfida.
    Una cosa che vorrei consigliare al comune è quella di creare delle strutture al chiuso (es. centro giovani) dove i ragazzi hanno la possibilità di stare in compagnia. Non a tutti i ragazzi piace andare in discoteca il week end o non sempre hanno i soldi e/o preferirebbero fare altro.
    Per il resto aggiungere qualche evento di musica in piazza con un genere più “giovanile”.
    A me dà fastidio quando esco con i miei amici e capita che si guarda solo il telefono e non si parla perché capita anche alla nostra compagnia; a saperlo stavo a casa e passavo del tempo con la mia famiglia, ricordiamoci che è importante passare il tempo con la propria famiglia.
    Secondo me seguendo tutte queste cose non ci si annoia mai e non si ha del tempo “da buttare”.
    Lorenzo

    1. Hai una prospettiva davvero positiva! Concordo sul fatto che i giovani di oggi spesso sono attivi e desiderosi di trascorrere il tempo in modo significativo. La tua proposta di centri giovani al chiuso e eventi più adatti ai gusti giovanili è interessante. Anche l’accento sull’importanza di trascorrere del tempo di qualità con la famiglia è fondamentale. Porsi obiettivi personali, come hai suggerito, è un modo efficace per evitare la noia. Speriamo che il comune prenda in considerazione le tue idee per creare opportunità più ricche per i giovani. Grazie per condividere la tua prospettiva positiva!

  7. Nella società in cui viviamo oggi, con un semplice smartphone o un computer, abbiamo, letteralmente, tutto il mondo a disposizione: possiamo metterci in contatto con chiunque, cercare lavoro all’estero, ordinare merce da chissà dove, reperire informazioni di ogni genere e una miriade di altre cose; ma sembrerebbe che la gente in generale, soprattutto i GIOVANI , non utilizzi questi mezzi come opportunità di imparare qualcosa di nuovo, ma come “scappatoie” per nascondersi da una realtà che spesso non piace. Un giovane in crescita non ha ancora la giusta esperienza di vita che gli permette di prendere decisioni dirette e concise per sé stesso, ed è un momento in cui si è in cerca della propria identità; per questo motivo i genitori in questi momenti dovrebbero stare vicini ai propri figli e indirizzarli nella giusta maniera, perché sennò, un giovane, così, non ha nessun riferimento da seguire, e rischia di “sbattere” da qualche parte col proprio modo di pensare errato. Molti giovani si chiudono in sé stessi perché hanno complessi di inferiorità riguardo a sé, e ciò non gli permette di vivere a pieno la propria vita, perché hanno paura di essere giudicati. Secondo me ognuno è Speciale, nessuno può sostituire nessuno e ognuno merita di vivere la vita che desidera libero da “catene” mentali o sociali; dobbiamo imparare a coltivare le nostre passioni e porci ogni giorno obbiettivi che una volta realizzati ci renderanno felici. Ma la cosa più importante è non farci influenzare da gente che ci vuole portare sulla “cattiva strada” e FREGARCENE TOTALMENTE di ciò che pensano gli altri di noi, perché abbiamo non il diritto, ma il dovere, di sorgere ed essere chi veramente vogliamo.

    Martin B.

  8. Penso che al giorno d’oggi i giovani vivano la vita accontentandosi di ciò che possiedono, piuttosto che trovare una passione che possa permettergli di intrattenersi e star lontano da cattive abitudini. Vista la scarsa presenza di infrastrutture sportive, molti giovani faticano a trovare interesse in queste attività, buttando di conseguenza il loro tempo libero sugli apparecchi elettronici. Alla luce di ciò non è un caso che questa generazione moderna sia considerata un peso sulle spalle, vista anche la mancata partecipazione attiva nella società. Quindi per risolvere questa problematica, rieducare già in età infantile, limitando di molto l’utilizzo di apparecchi elettronici e favorendo l’interesse in attività sportive o socialmente utili, potrebbe permettere di far rinascere la voglia di vivere con passione e ricercare giornalmente un modo di diventare la versione migliore di sé stessi.

  9. Dobbiamo smetterla di guardare al Ticino come se fosse una metropoli moderna al pari di città come Berlino, Londra, Tokyo e molte altre. Ci aspettiamo di trovare sempre tutto e sempre alle nostre latitudini, ma la realtà è che siamo una regione di montagna dove la vita non è, in un certo modo per fortuna, così frenetica. Inoltre sono molteplici le attività che vengono proposte nel nostro cantone, ma soprattutto nei giovani vengono poco frequentate perché si è alla ricerca di qualcosa di semplice, non impegnativo e vicino al domicilio. Nell’era di internet inoltre è anche facile collegarsi con il resto del mondo in modo istantaneo, così alcuni preferiscono restare a casa e partecipare ad eventi digitali che si tengono in tutto il globo.
    Molti giovani comunque si impegnano ad organizzare ed a partecipare ad attività che mantengano viva la nostra regione.

  10. Secondo me in Ticino non mancano veramente occasioni per passare il tempo libero, piuttosto ciò che viene organizzato non coincide con quello che i giovani di oggi considerano interessante,
    Infatti di eventi sportivi ce ne sono un sacco, per non parlare di tutte le società sportive che offrono luoghi e persone che li possono aiutare a crescere sportivamente e come persone. Purtroppo molte di queste attività hanno prezzi che attualmente non sono veramente accessibili a tutti.
    Però il vero problema MIO AVVISO è che il giovane di oggi non sa cosa vuole veramente fare, e quindi la sovrabbondanza di contenuti disponibili sui social tiene molti ragazzi in casa sui social, queste applicazioni social sono programmate appositamente per rendere l’utente più interessato a ciò che si trova in rete piuttosto che al mondo reale, quindi è ovvio che un ragazzo che non ha ancora individuato i suoi interessi si trovi bloccato sul web a fantasticare, vedendo la vita di influencer che non sembra raggiungibile. Tutto questo rende molti ragazzi demotivati togliendo loro l’interesse per l’ambiente circostante che di conseguenza non viene esplorato.
    Una volta infatti un ragazzo ticinese aveva probabilmente una visione molto più orientata sul Ticino e le attività che offre. Per esempio grazie alla varietà del nostro territorio è possibile avventurarsi in una quantità di attività impressionanti, da svolgere sull’acqua, in montagna o in pianura.
    Poi c’è l’influenza che ha la musica italiana, che negli ultimi anni incoraggia i ragazzi alle cattive abitudini : ad esempio la droga, l’alcol, la vita notturna e il crimine. molti giovani influenzabili si trovano ad imitare rapper e cacciandosi nei guai si precludono ulteriormente varie opportunità.

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