Quanti allenamenti alla settimana per migliorare nella corsa?

È una domanda che ci si pone spesso e a giusta ragione. Quanti allenamenti si dovrebbero fare alla settimana per raggiungere un buon livello di rendimento nella corsa a piedi?

Se è vero che anche una o due volte è comunque meglio di niente, le ricerche hanno indicato che per ottenere un netto miglioramento sono necessari almeno tre giorni di allenamento alla settimana. Uno o due giorni soltanto sono relativamente poco efficaci (v. tabella in basso).

Quando si arriva ai tre giorni la curva del progresso si alza drasticamente, mentre per ogni giorno successivo si ha sì un aumento, ma ad un tasso inferiore.

Allenarsi tutti i giorni può d’altra parte essere rischioso in certe discipline, come ad esempio la corsa a piedi dove il sovraccarico può causare facilmente degli infortuni.

Meglio quindi essere prudenti e inframmezzare giorni di riposo, oppure praticare attività alternative e complementari (ginnastica, nuoto, bicicletta, ecc.) in forma blanda.

A livello di chilometraggi, ad esempio nella preparazione di una gara sui 10 chilometri, occorre distinguere tra un corridore principiante (tempi attorno ai 50’), intermedio (40’) o avanzato (35’ e meno). Nel primo caso bisogna arrivare almeno ai 40 chilometri settimanali, nel secondo ai 60, mentre per il corridore avanzato il chilometraggio può arrivare anche ai 90 chilometri.

LA SINDROME DI FIXX

Sebbene i consigli siano questi e siano sempre improntati alla più schietta prudenza, sappiamo che per molti appassionati della corsa a piedi è quasi impossibile saltare anche solo un giorno d’allenamento!

Quando il coinvolgimento supera però i limiti del buonsenso, degenerando spesso verso l’eccesso, abbiamo a che fare con soggetti che potrebbero essere, almeno in una certa misura, affetti dalla “sindrome di Fixx”.

Questo termine è stato coniato proprio per descrivere un insieme di disturbi che possono colpire l’atleta amatoriale e si rifà alla figura di Jim Fixx (1932-1984) noto per aver scritto il libro The Complete book of Running e per essere stato uno dei profeti del jogging negli Stati Uniti nella seconda metà degli anni Settanta.

Ma anche, purtroppo, per essere deceduto per un attacco di cuore durante uno dei suoi allenamenti a soli 52 anni d’età.

Fixx, in effetti, era il classico corridore compulsivo, colui che dopo aver condotto una buona fetta della sua esistenza da perfetto sedentario e in costante sovrappeso, con in più il vizio del fumo, ha scoperto la corsa a piedi a 35 anni divenendone però succube, ovvero esagerando oltre ogni misura i carichi di allenamento in rapporto alle sue potenzialità.

Anche se il suo esempio ha permesso di diffondere il credo della corsa a piedi e delle attività aerobiche in mezzo mondo, purtroppo il suo è stato un approccio sbagliato, perché eccessivo, con lo sport.

Approccio di cui Jim Fixx ha pagato, e pesantemente, le conseguenze, divenendo però un monito per tutti coloro che vanno “oltre misura”, esagerando il proprio coinvolgimento in qualsiasi attività fisica.

Leggi ancheL’importanza del peso corporeo negli sport di resistenzaAvere un piano di allenamentoCorrere per meditareMigliorare la velocità nella corsaDimagrire con la corsaLa corsa è benefica se moderatamente intensa

FonteA-Z fitness

Foto: copyright © N. Pfund

ti può interessare anche

Solo il “rischio valanga” ferma l’impresa estrema di Elisa Marani

Dal Lago Maggiore al Monte Rosa: due estremi che da sempre affascinano chi ama raccontare la Svizzera attraverso i suoi contrasti. Dal punto più basso, le rive tranquille di Brissago a 197 metri sul livello del mare, fino al tetto del Paese, la vetta del Dufour a 4’634 metri. Un confronto suggestivo, che spesso resta confinato nelle pagine dei manuali o nei dati geografici. Ma Elisa Marani, giovane triatleta luganese di 27 anni, ha deciso di trasformare quella linea immaginaria in un’impresa reale, percorrendola con la sola forza del suo corpo, in meno di 24 ore.

leggi tutto »

TRIATHLON LOCARNO 2025: STARTING LIST/ELENCO ISCRITTI/STARTLISTE

Il Triathlon Locarno si prepara a vivere un 2025 carico di emozioni e novità. Dopo aver celebrato lo scorso anno il 40° anniversario con una partecipazione senza precedenti e aver ospitato per due stagioni consecutive i Campionati Svizzeri su Distanza Media, l’organizzazione alza ulteriormente l’asticella. Questa volta, infatti, toccherà ai Campionati Svizzeri su Distanza Olimpica, una sfida che consacra Locarno come palcoscenico privilegiato del triathlon nazionale e internazionale.

leggi tutto »

TRIATHLON DI LOCARNO 2025: LA SFIDA TRA ACQUA, BICI E CORSA

L’edizione 2025 del Triathlon Locarno si annuncia come un evento straordinario, capace di superare ogni aspettativa. Dopo il successo clamoroso dei Campionati Svizzeri su Distanza Media, ospitati per due anni consecutivi, quest’anno la scena sarà illuminata dai prestigiosi Campionati Svizzeri su Distanza Olimpica, confermando Locarno come capitale dell’eccellenza sportiva.

leggi tutto »