Cerca
Close this search box.

Migliorare la velocità nella corsa, sulle corte e lunghe distanze

Ci sono persone che, pur allenandosi con costanza, non riescono a migliorare i propri tempi nella corsa a piedi (ma anche in altri sport di resistenza). Si tratta però di appassionati che tendenzialmente corrono sempre alla stessa velocità, senza mai effettuare dei cambi di ritmo e dei lavori specifici.

Un allenamento di questo tipo, anche se salutare e in definitiva positivo per la persona, non permette tuttavia di migliorare i nostri tempi. In altre parole, si riesce sì a correre anche per un’ora o più, ma sempre alla stessa velocità…

Per abbassare i nostri tempi è necessario sottoporre il nostro fisico a degli sforzi più intensi, affinché venga potenziata la nostra velocità alla soglia anaerobica, ovvero a quel livello di sforzo per cui il nostro corpo riesce a smaltire l’acido lattico prodotto dai  muscoli.

Se si vuole correre più forte una 5 o una 10 km, è perciò opportuno inserire un lavoro settimanale di qualità. Se invece si vuole migliorare il record nella maratona, si devono svolgere delle ripetute lunghe (di 1’500-2’000 metri) durante i fine settimana in cui non si fa un’uscita lunga.

Lavori brevi e veloci aiutano a mantenere attive le cellule nervose motorie del midollo spinale, quelle che controllano la corsa veloce e che con l’età tendono a peggiorare la loro funzionalità. Se non vengono esercitate ci faranno diventare, inesorabilmente, sempre più lenti.

Secondo dei ricercatori finlandesi, per la maggior parte dei runners c’è molto da guadagnare con ripetute veloci dai 50 ai 200 metri una volta alla settimana. Questi principi valgono e possono essere applicati, come detto all’inizio, anche agli altri sport di resistenza quali il nuoto, la bici o lo sci di fondo.

Per determinare il “passo” e la velocità da tenere in questi lavori di qualità è necessario conoscere il proprio livello di rendimento. In genere il tempo di riferimento è quello su una 10 chilometri. Se il nostro tempo sarà ad esempio di 50 minuti, i lavori sulle ripetute (ad esempio 6-8 x 1000 metri) dovranno essere attorno ai 4’45”-4’50”.

Ma, ovviamente, occorre fare un discorso “personale” tenendo conto delle peculiarità di ciascuno (guai generalizzare!). Quindi, per maggiori informazioni non esitate a contattarmi!

Intanto, buone corse a tutti!

Fonte: A-Z fitness, p. 91

Foto: Getty Images

ti può interessare anche

I benefici dell’allenamento in altitudine

È risaputo che un campo di allenamento ad alta quota permette di migliorare la prestazione dell’atleta. Secondo alcuni studi questo miglioramento si situerebbe attorno all’1-3%: sembra poca cosa, tuttavia negli sport di punta anche qualche percento può decidere le sorti di una gara.

leggi tutto »

StraLugano 2024: un successo straordinario di partecipazione e di pubblico

La XVIII edizione della StraLugano ha segnato un traguardo speciale, diventando ufficialmente ‘maggiorenne’. Le condizioni meteorologiche favorevoli hanno contribuito a rendere questa edizione una delle più memorabili nella storia della StraLugano che registra il nuovo RECORD di podisti venuti a correre sulle rive del Ceresio: 5’830 iscritti proveniente da tutti i cantoni e anche da moltissimi paesi esteri.

leggi tutto »

QUANDO ANDARE IN MONTAGNA NON SEMPRE È… UNA PASSEGGIATA

In questi ultimi anni si è assistito a un vero e proprio boom di appassionati escursionisti. Secondo uno studio pubblicato nel 2020 dall’Ufficio federale dello sport, l’escursionismo, in Svizzera, è addirittura lo sport più praticato in assoluto. Il 56,9% della popolazione pratica questa disciplina, soprattutto nella fascia d’età attorno ai cinquant’anni. Questo incremento degli appassionati di escursioni, come detto in gran parte non più giovanissimi, se unito a una certa disinformazione e ad esempi sbagliati suggeriti soprattutto dai ‘social media’ ha portato a una crescita degli infortuni in montagna, anche in quelle escursioni fino ad oggi considerate alla portata di tutti.

leggi tutto »

Vacanze in Irlanda: Galway, Cliffs of Moher, Connemara National Park, Clifden, Sky Road…

Ci sono viaggi che lasciano un segno. Perché ci sembra, una volta tornati, che qualcosa dentro di noi sia cambiato. Siamo partiti con un’idea di noi stessi per rientrare, forse, con una nuova consapevolezza. Gli equilibri si sono adattati facendo tesoro di nuovi elementi e sensazioni.

Un’esperienza che ho vissuto durante una recente vacanza nelle verdi terre d’Irlanda. Un viaggio che da Zurigo mi ha portato dapprima a Dublino e da qui, dopo avere noleggiato un’auto, a Galway, nella costa occidentale dove ho potuto visitare alcune attrazioni che descriverò di seguito.

leggi tutto »