
Quest’anno viaggerò in sella a una Merida gravel!
Il tempo è forse ancora lontano ma noi cominciamo a sognare di uscite belle, di giri fantastici… non è vero? E io quest’anno voglio girare

Il tempo è forse ancora lontano ma noi cominciamo a sognare di uscite belle, di giri fantastici… non è vero? E io quest’anno voglio girare

Non è certo un bel momento per il mondo dello sport in generale dove ogni attività è congelata a causa dell’urgenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus. Non sono quindi periodi facili neppure per gli appassionati degli sport all’aperto abituati alla loro uscita giornaliera in bicicletta o a corsa.

Devo essere sincero: questa situazione di quarantena non mi disturba più di tanto. Anzi, un po’ mi ci trovo bene perché rientra nella mia indole. Non disprezzo la compagnia, anzi, ma col tempo sono diventato selettivo nelle amicizie, così che non mi dispiace ritagliarmi spazi per me al di fuori dei rapporti “obbligati” della vita di tutti i giorni.

Uno studio condotto nell’ospedale Zhongnam di Wuhan, in Cina, lascerebbe supporre che il gruppo sanguigno delle persone abbia un’incidenza sull’evolversi dell’infezione da SARS-Cov-2.

Viviamo momenti di grande incertezza anche riguardo al futuro. Come sarà?Nell’immediato lo sport con grandi assembramenti potrebbe forse essere “congelato” a seguito dei rischi di diffusione del virus. C’è però anche una buona notizia…

Dopo il coronavirus saremo persone migliori? Il futuro dopo l’epidemia immaginato da David Grossman e Bill Gates. E voi cosa ne pensate? Il mondo cambierà in meglio? Cambierà qualcosa? O ritorneremo alla normalità di sempre, ovvero al peggio di prima?

L’espressione è del dir. Merlini dell’ospedale della Carità di Locarno in una recente dichiarazione al Quotidiano sulla RSI. Non sarà una lotta breve ma una lunga maratona che in quanto tale metterà a dura prova la resistenza di tutti, ma soprattutto del personale sanitario.

Cari sportivi e non solo, cercate un albergo su misura a Zurigo per un weekend di piacere o magari in vista della famosa maratona in

Allora, la mia missione in questo weekend appena trascorso (13/15 dicembre 2019), era chiara: dovevo dimostrare che a Zurigo è possibile “sudare” anche in inverno,

Partiva con i favori del pronostico e non ha deluso le aspettative. Tadesse Abraham ha dominato la concorrenza nella gara riservata agli élite della Silvesterlauf

Una festa, molto semplicemente. La Silvesterlauf mi viene da definirla così. Una festa, prima di ogni altra cosa. Soprattutto non una competizione tout court. Perché

C’è grande attesa per la gara riservata agli élites della 43. Silvesterlauf di Zurigo, uno degli eventi più attesi e di maggiore prestigio del panorama podistico nazionale. Una prova molto spettacolare e ad eliminazione: gli atleti correranno infatti attorno alla Fraumünster su un tracciato di circa 330 metri con l’eliminazione degli ultimi cinque concorrenti ogni due giri.

Zurigo è una città ricca di storie e non può che essere così vista l’importanza del suo passato. Quello che è interessante sapere è che molte di queste storie si intrecciano anche con il Ticino. Tante riguardano persone comuni come noi che in qualche modo o per qualche ragione hanno avuto a che fare con la Città sulla Limmat. I miei genitori, ad esempio, si sono conosciuti proprio nella vecchia Hall della Bahnhof, poco prima di prendere un treno…

LA SILVESTERLAUF E QUELLA VOGLIA DI VIVERE Aria fredda, profumo di vin brulé. Quando scendo dal treno nell’affollata stazione di Zurigo mi ritrovo in pieno

Durante il periodo dell’Avvento l’intera città è pervasa da una calda luce, ovunque aleggiano i profumi della cannella e del vin brûlé, la brezza diffonde le melodie dei concerti natalizi lungo il fiume Limmat.