
Quando aprire un sito personale diventa un successo
UN SITO CHE FUNZIONA!
Aprire il tuo sito personale e ritrovarsi dopo qualche mese già con dei numeri relativi alle visite (fornite da Google Analytics, quindi una fonte molto attendibile e curata) piuttosto importanti: quasi centomila visualizzazioni e una novantina di paesi coinvolti! Utenti dalla Svizzera e dall’Europa soprattutto, gli altri provenienti un po’ da tutto il mondo. So che in genere sono numeri destinati a crescere, come è stato per il mio blog (sempre attivo e aggiornato) “Triathlon, che passione!”, che “viaggia” ormai attorno alle ottocento-mille visualizzazioni al giorno, anche se per motivi di tempo non pubblico sempre con regolarità.
AFFERMAZIONE TUTT’ALTRO CHE SCONTATA
Devo essere sincero, non me l’aspettavo. Perché la creazione di ogni sito/blog è sempre un’avventura. Che può andare bene, come è senz’altro nel mio caso, ma che può anche non avere un lieto fine. E le statistiche, spesso impietose (ma realistiche), ci dicono che questi ultimi casi sono di gran lunga più frequenti dei primi. Addirittura solo un 5% dei siti/blog personali riesce ad imporsi. Per gli altri il destino è quello di esaurirsi e perdere d’interesse quasi da subito.
QUALITÀ, AFFIDABILITÀ E CURA DEI CONTENUTI
Sui fattori che hanno permesso al mio sito, ma anche al blog “Triathlon, che passione!” – che peraltro si occupano di temi sì di grande interesse, ma pur sempre di “nicchia” – di emergere è forse possibile azzardare qualche ipotesi. Tra cui la prima e probabilmente la più importante, è quella che peraltro mi è sempre stata riconosciuta da molti: la qualità, l’affidabilità e la cura dei contenuti.
CONTINUITÀ, COLLOCAZIONE “GEOGRAFICA” E INTERESSE PER I TEMI
Un altro fattore è senz’altro quello della continuità nella proposta degli articoli, mentre non è neppure da dimenticare la collocazione per così dire “geografica” del mio sito, che si colloca a cavallo tra nord e sud, tra la realtà del settentrione e quella del meridione d’Europa.
Un ultimo fattore che mi sembra di poter individuare è senz’altro quello dell’interesse verso gli sport di resistenza come il triathlon, la corsa e la bicicletta, sport futuristici in quanto, meglio di altri, permettono una realizzazione personale. Insomma, discipline dagli alti valori anche formativi ed etici.
Valori che, in una società come la nostra, ammalata di superficialità, sono sempre più ricercati.
ECCO I DATI STATISTICI DI UNA GIORNATA-TIPO
Nell’immagine in alto si può vedere, a titolo d’esempio, il quadro statistico della giornata di ieri, giovedì 9 novembre 2017. Una giornata come molte altre che ha dato i seguenti valori statistici: 404 utenti unici, 454 sessioni e 920 visualizzazioni di pagina.
Direi davvero non male per un sito personale, che ripaga degli sforzi (fatti comunque sempre con piacere) nella redazione di ciascun post.
Quel che è certo è che da parte mia non può che giungere un sincero e sentito ringraziamento a tutti voi lettori e internauti che fino ad oggi mi avete seguito sia su questo sito che sul mio blog “Triathlon, che passione!”, ma pure sui miei social media (Facebook, Twitter, Instagram). Con la speranza che continuiate a farlo anche in futuro! GRAZIE!
Foto sotto: Dati statistici degli utenti che da circa tre anni e mezzo hanno visitato il mio blog “Triathlon, che passione”. Anche qui, come ben si può vedere, il pubblico è davvero internazionale!


Che bello, il mio sito funziona!
Un sito che funziona!
Aprire il tuo sito personale e ritrovarsi dopo un solo mese (il primo) già con questi numeri relativi alle visite (fornite da Google Analytics, vedi sotto): 1000 utenti unici (999 per la precisione), 2279 sessioni, 12314 visualizzazioni, e ben 27 paesi coinvolti! Utenti dalla Svizzera e dall’Europa soprattutto, gli altri provenienti un po’ da tutto il mondo. So che in genere sono numeri destinati a crescere, come è stato per il mio blog (sempre attivo e aggiornato) Triathlon, che passione, che “viaggia” ormai attorno alle mille visualizzazioni al giorno, anche se non pubblico con regolarità. Devo essere sincero, non me l’aspettavo. Che bello, però! Perché per lo meno so che quando pubblico qualcosa non è uno… sforzo inutile. GRAZIE!
PS 1: ma alla fine cosa piacerà alla gente? Il fatto che parlo di cose belle, probabilmente, sport, benessere, triathlon, corsa… boh
PS 2: date un’occhiata al sito e vedete un po’ gli argomenti che tratto; se avete qualcosa di bello e interessante da raccontare fatevi aventi, un’intervista è sempre possibile!

Quando i social media ti sorprendono
Ricevere un tweet da un follower americano che lo ritrae insieme a Mark Allen in occasione di una conferenza tenuta dal più forte Ironman nella storia del triathlon. Con i social media succede anche questo.
A me è capitato ieri sera, quando dall’altra parte del mondo era mattina e in una sala conferenze Mark Allen parlava a dei manager americani, presumo, della sua esperienza sportiva e dei nessi con l’attività lavorativa e imprenditoriale.
Ebbene, Andy Martin, questo il nome del follower americano, si è ricordato di un tweet che avevo postato un po’ di tempo fa e che ricordava il famoso confronto tra Mark Allen e Dave Scott in occasione dell’Ironman Hawaii 1989. Un evento che ha voluto ricordare e condividere con me facendosi fotografare con il campione americano…
Ironwar: Mark Allen vs Dave Scott
Guarda il VIDEO della gara (qui sotto)