
Escursione alla capanna Michela Motterascio (2172 m)
Una bella passeggiata nell’alta Valle di Blenio con partenza dalla diga del Luzzone e arrivo alla capanna Michela Motterascio (2172 m), a due passi dallo splendido altopiano della Greina.
Una bella passeggiata nell’alta Valle di Blenio con partenza dalla diga del Luzzone e arrivo alla capanna Michela Motterascio (2172 m), a due passi dallo splendido altopiano della Greina.
Oggi il Tour de France arriva sul Mont Ventoux: una salita che ho affrontato nel 2019 in occasione del mio viaggio lungo la ciclabile del fiume Rodano. Salita decisamente impegnativa e non facile, soprattutto perché la affrontai la sera in una giornata di caldo torrido.
In Svizzera ci sono 48 montagne che superano i 4000 metri di altezza. La maggior parte, 41 per la precisione, si trova nelle Alpi vallesane. Uno di questi è il Lagginhorn che svetta a 4010 m di altitudine e che è stato scalato la prima volta il 26 agosto 1856. Recentemente la sua cima è stata raggiunta anche dall’alpinista ticinese Matteo Campanella. Ecco il racconto (come sempre bello e “vissuto”) della sua scalata.
Questa volta il giovane alpinista ticinese Matteo Campanella (ormai mio ex allievo) ci racconta la sua appassionante scalata del Piz Palü, una delle montagne più belle dell’Engadina e naturalmente una delle cime che non possono mancare nel carnet di ogni alpinista.
Anche con Martina Buri, fresca campionessa svizzera giovanile di triathlon, la disciplina ritrova slancio e promette un futuro brillante in Ticino. Grinta, dedizione e passione animano una nuova generazione di atleti che non solo si difendono con onore sulle scene nazionali, ma portano nuova energia e visibilità a uno sport duro e affascinante, pronto a scrivere nuove pagine di successo.
L’atleta locarnese in occasione dei recenti Campionati svizzeri di duathlon (Sprint Distance) ha dato una nuova dimostrazione delle sue ottime qualità cogliendo un brillante secondo posto assoluto.
Dopo il secondo posto ai Mondiali, Paola Stampanoni conquista l’argento anche agli Europei di Aprica-Corteno. Nella gara vertical di 4,5 km e 950 m di dislivello, la ticinese chiude al secondo posto grazie a una grande rimonta finale, dietro solo all’italiana Benedetta Broggi.
Parte il Tour de France, ma per me sarà difficile seguirlo. Il ciclismo di oggi ha perso gran parte della sua poesia: troppo controllato, troppo calcolato. Manca l’imprevisto, manca il sogno.
I centri fitness non sono per forza luoghi nocivi. Ma spesso riflettono una cultura del corpo che ha perso il legame con l’equilibrio, la lentezza, l’ascolto di sé. Rimettere il movimento al centro della vita non significa solo allenarsi: significa ritrovare un modo più umano di abitare il proprio corpo — magari camminando, giocando, danzando, o semplicemente respirando all’aria aperta.
Il giovane alpinista Matteo Campanella questa volta ci porta a scoprire il Pizzo Quadro, tra Svizzera e Italia, una cima che non raggiunge i tremila metri ma che rappresenta una bella sfida per ogni appassionato di alta montagna. Ma soprattutto che diventa un’avventura se si è colti da un temporale…