
Daniela Ryf grande favorita alle Hawaii, cerca il poker!
Daniela Ryf può scrivere una nuova pagina di storia domenica alle Hawaii. La solettese punterà infatti a un quarto successo consecutivo ai Mondiali di Ironman. La svizzera raggiungerebbe l’inglese Chrissie Wellington nel palmarès con quattro titoli. Solo due atlete hanno fin qui saputo fare meglio: l’americana Paula Newby-Fraser (8 vittorie) e l’elvetica Natascha Badmann (6). Daniela Ryf sarà la grande favorita della prova. La rossocrociata sembra infatti al top della condizione e nel punto più alto della sua carriera. È imbattuta in questa stagione e ha impressionato il mondo intero agli Europei di Francoforte, dove si è imposta con un vantaggio di 26 minuti sulla seconda classificata. E il tempo realizzato dalla Ryf è stato battuto solo da sei uomini! Chi può allora minacciare la solettese? In primis l’inglese Lucy Charles, seconda lo scorso anno dopo essere stata al comando quasi fino alla fine dei 180 km in bicicletta. L’americana Sarah True e la tedesca Anne Haug sono pure da considerare come delle possibili outsider. In campo maschile saranno quattro gli svizzeri al via: Jan Van Berkel, Ronnie Schildknecht, Ruedi Wild e Philipp Koutny cercheranno di dare il meglio nel momento topico della stagione. Il più accreditato attualmente sembra essere Van Berkel, recente vincitore dell’Ironman Switzerland. Dopo alcune stagioni di apprendistato il 32.enne zurighese ha ormai raggiunto un ottimo livello internazionale. Il marito della ex campionessa di pattinaggio artistico Sarah Meier si sente in grande forma: «Sono mentalmente pronto ad affrontare nel migliore dei modi questa competizione», afferma. Classificatosi al 22. posto lo scorso anno, lo zurighese punta a migliorarsi. L’ultimo svizzero ad entrare tra i primi dieci è stato Mike Aigroz, sesto nel 2011.

Sasha Caterina 13. assoluto ai Mondiali Junior!
“Non ci credo ancora, sono davvero felicissimo! È stata una gara dura, ma sicuramente la migliore fino ad ora della mia carriera.” Sono queste le prime parole di Sasha Caterina, ancora dense di belle emozioni, a pochi minuti dalla conclusione e dal tredicesimo posto assoluto conquistato ai Campionati Mondiali Junior disputati sabato sulla Gold Coast in Australia. Un risultato inatteso, addirittura un’impresa straordinaria visto l’alto livello dei concorrenti in gara: “È vero. Mi aspettavo un piazzamento attorno al trentesimo posto. Poi però le cose sono andate diversamente”.
Ecco il racconto della sua gara:
Una prima frazione a nuoto un po’… complicata
“Il nuoto è stato difficile. Sono partito bene nei primi 100 metri ma poi qualcuno mi ha preso per le mani tirandomi indietro. A volte, nella concitazione della gara, succede anche questo. Fatto sta che mi sono ritrovato in fondo al gruppo e per un attimo ho fatto due o tre bracciate a rana per riprendermi. Poi ho ricominciato a nuotare ai miei ritmi ma essendo in fondo al gruppo sono stato disturbato dalla schiuma alzata dagli altri atleti che non mi permetteva di scegliere la migliore scia”.
Il recupero in bicicletta
“Al primo cambio sono così uscito leggermente attardato rispetto ai primi, inserendomi in bicicletta con il terzo gruppo. Nei primi due giri ho sofferto leggermente di una sensazione di nausea per l’acqua salata del mare. Poi però le cose sono migliorate. C’erano diversi atleti davanti a noi che abbiamo ripreso, visto che l’intesa era buona. Alla fine si è formato un gruppo molto numeroso con tutti i migliori, me compreso, che è giunto compatto fino al secondo cambio”.
Una tratta a corsa su buoni livelli
“Sono stato tra i primi ad uscire dalla zona cambio a corsa e la sensazione di essere con i migliori mi ha subito spronato. Ormai era chiaro che la gara si sarebbe decisa negli ultimi 5 chilometri delle frazione podistica. Mi sentivo bene, ho dato tutto e sono contento del ritmo che sono riuscito a tenere. Chiudere al tredicesimo posto a un Mondiale è per me un sogno che si è avverato. Sicuramente meglio di così non avrei potuto coronare questa stagione”.
Per Sasha, classe 2000, un risultato, quello ottenuto stamane in Australia, che lo lancia definitivamente verso un futuro agonistico di alto livello. Da considerare anche che nella sua classe d’età il minusiense è stato il sesto migliore al traguardo. E il prossimo anno i Mondiali si terranno a Losanna, quindi in casa…
ITU World Triathlon Grand Final Gold Coast
Nuoto 750 m/Bici 20 km/Corsa 5 km
Junior uomini:
1. Csongor Lehmann (HUN) 52:49.
2. Paul Georgenthum (FRA) 0:23 Minuten zurück.
3. Philipp Wiewald (GER) 0:25.
4. Boris Pierre (FRA) 0:31.
5. Lorcan Redmond (AUS) 0:33.
6. Oscar Coggins (HKG) 0:48.
13. Sasha Caterina (SUI, Minusio/TriUnion) 1:15.
46. Ludovic Séchaud (SUI, Bussigny/Triviera) 4:45.
Junior donne:
1. Cecilia Ramirez Alavez (MEX) 59:11.
2. Erin Wallace (GBR) 0:12.
3. Kate Waugh (GBR) 0:24.
4. Pauline Landron (FRA) 0:35.
5. Romy Wolstencroft (AUS) 0:40.
6. Magdalena Früh (AUT) 0:52.
28. Cathia Schär (SUI, Mézières/Triviera) 2:40.
Fonte: Triathlon, che passione!
Foto: Swiss Triathlon

Engelhardt e De Nicola protagonisti a Locarno!
Una grande festa dello sport dove il portacolori del Tri Team Ticino/Keforma Adriano Engelhardt vince nell’olimpico, grazie a una strepitosa frazione a corsa. Nella “Medium Distance” brilla invece l’italiana Federica De Nicola che stronca la concorrenza con una prova di grande spessore. Tra i protagonisti anche Bruno Invernizzi, Ivan Minini, Mattia Bianchi, Nils Anderlind, Gregorio Delcò e il terzetto della Keforma composto da Ivan Mitrovic, Nicolas Beyeler e Rachele Botti.
GRANDE TALENTO
Sul fatto che Adriano Engelhardt fosse un grande talento non vi erano dubbi. E oggi al Triathlon di Locarno se ne è avuta un’ulteriore dimostrazione, confermando che il giovane atleta locarnese, classe 1992, ha certamente i “numeri” per diventare, molto presto, un protagonista ai massimi livelli nella triplice disciplina.
Per lui si tratta di perfezionare la tecnica e l’efficacia del gesto atletico nelle prime due frazioni, dove ha ancora i maggiori problemi, e magari qualcosa anche nei cambi, perché nella frazione a piedi sembra non avere avversari. Ne fa stato la sua gara di oggi: uscito nono dal nuoto, arriva al secondo cambio in quinta posizione per poi inserire il “turbo” e lanciarsi in una corsa senza rivali.
“È stata dura”, ammette come prima cosa il forte portacolori del Tri Team Ticino. “Nel nuoto sono forse partito un po’ forte, pagando poi in seguito. Bene invece nella bici e a corsa dove sto piano piano raggiungendo i miei livelli “a secco”. Ora un po’ di riposo e poi riprenderò con le gare di corsa sempre in prospettiva di migliorare nel triathlon. Quasi sicuramente farò anche i Mondiali militari di cross che quest’anno si disputeranno in Angola”.
FEDERICA DE NICOLA PROTAGONISTA
L’altra protagonista della giornata è senz’altro la giovane Federica De Nicola che lo scorso anno ha avuto la soddisfazione di imporsi nella propria classe d’età all’Ironman delle Hawaii. È stata la migliore in tutte e tre le frazioni: 31’49’’ nei 1900 metri a nuoto, 2h19’17’’ sui 90 chilometri in bici e 1h36’51’’ in una corsa tranquilla lungo i 21 chilometri conclusivi.
“È la prima volta che gareggio a Locarno e devo dire che è stata un’esperienza molto positiva”, ci ha confidato la 25enne atleta milanese allenata da Brett Sutton. “Ho apprezzato soprattutto l’organizzazione, il sostegno del pubblico e ovviamente il fatto che oggi è stata una giornata ideale per gareggiare dal profilo della meteo”. La De Nicola aveva in programma l’IRONMAN 70.3 di Zell am See che però non ha disputato a causa delle pessime condizioni meteo. L’alternativa di Locarno è quindi entrata in considerazione, a pieno profitto ci verrebbe da aggiungere!
TANTE GARE, TANTI RISULTATI
Come sempre molto ricco il “menu” di gare proposto dal Triathlon di Locarno, un evento che da un paio di edizioni sembra avere una marcia in più e che riscuote sempre un grande successo sia di partecipazione che di consenso da parte dei partecipanti.
Nell’olimpico si è detto dell’affermazione di Engelhardt che ha chiuso in 2h01’43’’. Il distacco sul secondo, lo zurighese Gabriel Perez De La Sota è di 48 secondi, ma si deve sapere che solo nei cinque chilometri conclusivi il ticinese ha recuperato ben 1’50’’ sull’avversario. Per dare solo un’idea del suo passo nella corsa a piedi! Terzo classificato è il ginevrino Thomas Huwiler che ha chiuso in 2h03’16’’.
Tra gli altri ticinesi al via si sono ben comportati anche Nils Anderlind, che ha chiuso al decimo posto e Gregorio Delcò, quattordicesimo. Per Nils oggi impegnato sul piano professionale si tratta di un rientro solo a metà: “Il mio tempo per allenarmi è davvero poco quindi cerco di fare il possibile. Soprattutto nella tratta in bici, dove sono sempre rimasto solo, ho fatto fatica, pagando un po’ nella tratta a corsa”. Un rientro alle gare? “Dipenderà dagli impegni, ma è possibile che un giorno mi possa preparare per gareggiare ancora, magari sulle lunghe distanze”.
Nella “Medium Distance” il migliore è stato il bernese David Bill che ha ottenuto la vittoria grazie a una frazione a corsa davvero notevole. Si pensi che al secondo cambio, Bill aveva ancora 5 minuti di ritardo su Urs Müller, al comando sin dalla frazione a nuoto. “Sapevo che Urs è molto forte nelle prime due frazioni, non potevo però essere sicuro che avrei potuto recuperare ben cinque minuti. Ci ho provato ed è andata bene. Sono davvero felice!”.
Bruno Invernizzi è stato ancora una volta il migliore dei ticinesi all’arrivo con un tempo finale di 4h12’13”: “Più di così oggi non avrei potuto fare” ci confessa sorridente al traguardo. “Ho fatto una buona gara, ritenuto che gli anni ormai passano anche per me”, aggiunge ridendo. “Il mio obiettivo, oltre che fare bene in questa gara che sento molto vicina, era di migliorare la forma anche in vista dell’Ironman 70.3 di Nizza dove vorrei cogliere la qualifica per il Mondiale dell’anno prossimo, come pure per l’Ironman Arizona che disputerò in novembre con l’intenzione di salire sul podio di categoria.
Sempre nella “Medium” si sono messi in luce anche Ivan Minini e Mattia Bianchi, giunti rispettivamente al tredicesimo e al quindicesimo posto. Entrambi hanno disputato le due prime frazioni su livelli eccellenti per poi cedere leggermente nella tratta conclusiva. Da notare che Ivan Minini ha gareggiato anche nel “Mini Tri” di sabato sera chiudendo al terzo posto assoluto.
LE STAFFETTE
Erano oltre quaranta le staffette presenti a questa 22ma edizione del Triathlon, con tanti nomi eccellenti degli sport di endurance. Il migliore in assoluto è stato il terzetto dell’Olympic Spirit composto da Thomas Leuthard, Benjamin Schnyder e Stefan Grossmann che sulla distanza olimpica ha chiuso in 2h03’37’’. Al secondo posto, a soli 18 secondi, è giunta la Keforma/A-Club, squadra mista con al via Ivan Mitrovic, Nicolas Beyeler e Rachele Botti.
UNA GRANDE FESTA DELLO SPORT
Gli organizzatori possono essere orgogliosi, e in particolare Stanislao Pawlowski presidente del CO, perché anche questa edizione del Triathlon di Locarno è stata segnata da un grande successo, favorita anche dalle condizioni meteo davvero ideali. Oltre mille gli atleti presenti in una cornice paesaggistica di grande pregio. Parlando con diversi atleti presenti a Locarno la frase più ricorrente è stata questa: “Esperienza bellissima, l’anno prossimo tornerò ancora”.
E noi pure ci saremo, se Dio vorrà, per la ventesima volta consecutiva…



Daniela Ryf trionfa ai Mondiali IRONMAN 70.3 Sud Africa!
Per la Ryf si tratta del quarto titolo mondiale sulla distanza IRONMAN 70.3, dopo le vittorie ottenute nel 2014, 2015 e 2017. La ticinese Carola Fiori Balestra conquista un podio di categoria nella classe d’età 45-49 anni.
Daniela Ryf sembra davvero irraggiungibile. Dove? In tutte quelle gare di triathlon che vanno oltre la distanza olimpica (ma a volte, come è successo a Zurigo, anche in quel contesto). La solettese si è infatti imposta nettamente ai Mondiali IRONMAN 70.3 disputati a Port Elizabeth, in Sud Africa, ottenendo il quarto successo in una prova iridata. Potrebbe fare da preludio al quarto successo consecutivo anche nella prova eegina delle lunghe distanze, ovvero l’Ironman Hawaii di inizio ottobre, dove la Ryf partirà ancora come grande favorita.
Ma andiamo con ordine e ricostruiamo le fila di questa giornata e di questa incredibile nuova impresa della 31enne atleta svizzera. Uscita dall’acqua con un ritardo di 85 secondi sulla britannica Lucy Charles, la Ryf è passata al comando della competizione dopo 29 chilometri della tratta in bici. Una posizione, quella di leader della corsa, che non mollerà più fino alla fine…
La Charles non ha però ceduto subito, restando sempre a qualche secondo dall’elvetica e pedalando quindi a una media attorno ai 40 km/h, così che al secondo cambio, quello con la frazione conclusiva a corsa, le due atlete sono partite quasi insieme, con solo 8 secondi di differenza l’una dall’altra.
Nei primi chilometri a corsa sembrava invero che la Ryf avesse un passo più appesantito rispetto alla britannica, l’elvetica mostrava chiari segni di essere infastidita anche dal body (generosamente aperto sul davanti e per questo è stata ammonita dagli arbitri) e dal caldo, ma con il passare dei chilometri le cose sono cambiate.
La Ryf ha infatti incrementato il proprio vantaggio correndo al passo di 3’39’’ al chilometro e chiudendo nel tempo finale di 4h01’13”, con 3’46’’ di vantaggio sulla Charles e 6’08′ sulla tedesca Anne Haug,giunta terza. Al sesto posto a chiuso l’altra elvetica in gara, Imogen Simmonds che ha tagliato il traguardo in 4h14’40’’.
Tra le ticinesi al via, la migliore è stata Carola Fiori Balestra (nella foto sotto di Dani Fiori) che è riuscita a conquistare un podio di categoria nella classe d’età 45-49 anni. La bellinzonese è stata autrice di una grande prova che l’ha vista lottare fino alla fine. Uscita dall’acqua con un sensibile ritardo sulle migliori, ha poi cominciato a recuperare posizioni nella tratta in bici, quella per lei più congeniale.
Ma è con una corsa finale semplicemente straordinaria, portata a temine ad una media di 4’41’’ al chilometro, che ha compiuto il piccolo miracolo, riuscendo a superare anche la statunitense Rebecca McKee e conquistando, con un tempo finale di 5h08’50’’, il terzo posto di categoria dietro alla belga Liesbeth Leysen (4h56’18’’) e alla tedesca Uta Knape (5h04’09’’).
Bene anche Gabriella Picco, 26ma nella classe d’età 50-54 in 5h37’35” e Larissa Zanovello , 88ma nella stessa classe d’età con il tempo di 6h14’53”. Si è invece ritirata Mary Torre.
Port Elizabeth (RSA). Ironman 70.3 WM
1.9 km Nuoto, 90 km Bici, 21.1 km Corsa
Donne:
1. Daniela Ryf (SUI) 4:01:13.
2. Lucy Charles (GBR) 4:04:59, 3:46 di ritardo.
3. Anne Haug (GER) 6:08.
6. Imogen Simmonds (SUI) 13:26.
Fonte: Triathlon, che passione!


Ticinesi qualificati per i Campionati del Mondo
Come è ormai tradizione anche quest’anno sono diversi gli atleti ticinesi che hanno colto la qualifica per una prova iridata di triathlon. Ai Campionati del Mondo 70.3 che si svolgeranno il 2 settembre in Sud Africa sono ben 6 gli atleti che saranno al via, tra cui Carola Fiori Balestra candidata ad un podio di categoria. Ai Mondiali di triathlon su distanza olimpica e sprint di Brisbane, in Australia, ci sarà invece il giovane di Minusio Sasha Caterina che ha staccato la qualifica a inizio agosto in occasione del triathlon di Nyon.
Il Ticino è un fazzoletto di terra con relativamente pochi abitanti, ma è sempre stato un piccolo e sorprendente laboratorio nel forgiare degli atleti di alto livello negli sport di endurance. Nella triplice disciplina, da ormai quasi vent’anni a questa parte, c’è sempre stato un nostro rappresentante in una manifestazione iridata, in particolare ai Campionati del Mondo di Ironman delle Hawaii, ma sempre più spesso anche nella distanza “dimezzata” del 70.3.
Non solo. Diversi atleti hanno ottenuto risultati di ottimo livello nelle proprie categorie d’età, come è il caso di Bruno Invernizzi e Nicolas Beyeler, le due punte di diamante ancora in attività sui campi di gara, ma che quest’anno non saranno al via di nessuna prova mondiale, avendo optato per altri obiettivi. Invernizzi, ad esempio, gareggerà il 2 settembre a Locarno nelle Medium Distance dove è sicuramente tra i grandi favoriti alla vittoria.
Chi volerà dunque il 2 settembre in Sud Africa per difendere i nostri colori? Ecco i nominativi: tra le donne gareggeranno Carola Fiori-Balestra (F45-49), Gabriella Picco (F50-54), Sabina Rapelli (F25-29), Mary Torre (F60-64), Larissa Zanovello (F50-54), mentre sul fronte degli uomini Daniele Mazzola (M50-54) sarà l’unico rappresentante al via. Schiacciante dunque la maggioranza di rappresentati femminili a dimostrazione, forse, di un cambio di tendenza.
In questa manifestazione sarà da seguire con grande attenzione Carola Fiori-Balestra (nella foto in alto di Dani Fiori) che in stagione ha colto diversi risultati di spessore, confermandosi tra le più forti atlete a livello mondiale nella classe d’età 45-49 anni. Come sempre molto dipenderà dalla condizione della giornata, ma è indubbio che se la bellinzonese dovesse centrare la sua gara, le probabilità di salire sul podio di questa prova iridata sono molto concrete.
SASHA CATERINA, DA MINUSIO ALLA GOLD COAST IN AUSTRALIA
Ai Campionati Mondiali Juinior che si svolgeranno dal 12 al 16 settembre sulla Gold Coast in Australia, a 60 minuti da Brisbane, ci sarà invece Sasha Caterina del TriUnion. Il 18enne di Minusio, in continua crescita, ha centrato l’obiettivo ottenendo il 6. rango tra gli élite lo scorso 5 agosto nella National League di Nyon.
Un risultato per Sasha Caterina che rappresenta la consacrazione di una stagione 2018 praticamente perfetta, risultando 3. sul circuito della National League élite e 1. in quello Juniori fino ad oggi. Lo si è visto anche fra i protagonisti ai Campionati Europei Junior che si sono svolti a Tartu nel mese di luglio, con una gara, la sua, portata a termine con grande determinazione senza una scarpa nella tratta in bici ma che malgrado questo disagio ha saputo cogliere un brillante 25. rango, rientrando nei criteri per accreditare alla Svizzera un posto per un suo rappresentante ai Mondiali Juniori.
Per Sasha si tratta indubbiamente di una bella soddisfazione, un’opportunità veramente unica per la quale si è dichiarato estremamente felice volendo onorare al massimo questa selezione.


Jan van Berkel trionfa all’IRONMAN Switzerland 2018
Il beniamino di casa Jan van Berkel si è imposto per la prima volta all’IRONMAN di Zurigo (3,8 km a nuoto, 180 km in bici, 42,2 km a corsa). Nella prova su distanza olimpica di sabato grande prestazione di Daniela Ryf.
Jan van Berkel, alla fine ce l’ha fatta. Dopo due secondi posti (2012, 2015) e due terzi (2016, 2017) il beniamino di casa ha trionfato all’Ironman di Zurigo, superando negli ultimi chilometri della frazione conclusiva lo sloveno David Plese, a lungo al comando. Terzo è giunto l’australiano Cameron Wurf.
Con 8h09’18, van Berkel, fratello dell’ex nuotatrice Martina van Berkel e fidanzato dell’ex pattinatrice Sarah Meier, ha anche stabilito il suo record personale sulla distanza. Il successo è stato costruito nella frazione conclusiva, quella sulla maratona, che l’elvetico ha corso in 2h45’18’’.
“Vent’anni fa ho vinto il mio primo kids triathlon proprio qui e sei anni fa ho corso il mio primo Ironman: non avrei mai pensato che un giorno avrei vinto io”, ha detto van Berkel commosso al traguardo. “Nella corsa sono riuscito ad esprimermi molto bene malgrado il caldo, che alla fine ho forse sofferto meno dei miei avversari”, ha aggiunto il 32enne zurighese, che proprio venerdì prossimo convolerà a nozze con Sarah Meier.
Ronnie Schildknecht, nove volte vincitore dell’Ironman, ha lottato come un leone ma alla fine è giunto solo quinto con un ritardo di circa 12 minuti. Sven Riederer, da parte sua, si è bene espresso fino a un quarto della maratona cedendo in seguito, per chiudere al settimo posto.
Nella gara femminile, in assenza della convalescente e vincitrice dello scorso anno, Céline Schärer, la vittoria è andata a Finin Kaisa Sali che ha chiuso davanti a Skye Moench (USA) e Annabel Luxford (AUS).
LA ROSSOCROCIATA RYF IN GRAN FORMA
Al Triathlon 5150 di Zurigo – 1,5 km a nuoto, 40 in bici e 10 di corsa a piedi – la solettese Daniela Ryf, già tre volte vincitrice dell’Ironman delle Hawaii, ha dominato la concorrenza. Sabato si è infatti imposta in 1.56’18’’, precedendo di addirittura 6’35’’3 la seconda classificata, ossia l’altra elvetica Imogen Simmonds. La prova maschile ha visto il successo in 1.52’01’’ dell’australiano Mitch Kibby che ha lasciato a 20 secondi l’elvetico Manuel Küng. Da segnalare l’ottimo secondo rango assoluto di Adriano Engelhardt tra gli Age Group.
Photo: © N. Pfund

Daniela Ryf e Josh Amberger trionfano a Rapperswil
Daniela Ryf e Josh Amberger sono i vincitori del 12mo IRONMAN 70.3 Switzerland di Rapperswil-Jona. Per la Ryf si tratta del quinto successo consecutivo, mentre l’australiano Josh Amberger celebra la sua prima vittoria a Rapperswil, ottenendo uno dei suoi più importanti successi di carriera.
Tra gli uomini si sono bene difesi gli svizzeri Manuel Küng e Ruedi Wild, che hanno chiuso rispettivamente al secondo e al quarto posto. Il gradino più basso del podio è invece stato occupato dal tedesco Boris Stein.
Per Daniela Ryf si è trattato di dominio netto. Uscita dall’acqua insieme alla connazionale Immogen Simmonds con un vantaggio di oltre due minuti su Fabia Maramotti (ITA) e Rahel Schnetzler (SUI), ha poi ulteriormente aumentato il distacco sulle avversarie nella tratta in bici.
Al secondo cambio l’elvetica parte con 8’55’’ di vantaggio sulla Simmonds, seguita da Skye Moench (+ 13’52’’) e Regula Rohrbach (+ 20’11’’). La solettese lungo i 21 chilometri e briciole incrementa ulteriormente il vantaggio fino a 15’07’’, trionfando col tempo totale di 4h00’54’’ davanti a Simmons e Moench.
Al termine della prova Daniela Ryf, alla sua prima competizione stagionale, ha detto: “Sono molto contenta è davvero un ottimo inizio di stagione. Ho dato tutto fin dall’inizio, spingendo in modo particolare nel nuoto e nella bici dove spesso ero oltre i miei limiti. Rapperswil è una gara speciale per me ed è sempre un piacere esserci anche per il fantastico sostegno del pubblico che ringrazio”.
La gara degli uomini è stata molto combattuta, dall’inizio fino alla fine. Josh Amberger ha seguito la sua tattica andando a tutta già nel nuoto e uscendo primo dall’acqua seguito da vicino da Manuel Küng e da Martin Bader (AUT). Con circa un minuto di distacco è poi giunto un gruppo numeroso, comprendente Clinton Gravett (RSA), Mark Bowstead (NZL), Ruedi Wild, Etienne Diemunsch (FRA) e altri.
Amberger è in seguito riuscito a mantenere la leadership sia in bici che a corsa, chiudendo nel tempo di 3h49’46’’, un minuto e dodici secondi prima di Manuel Küng e a uno e quarantacinque da Boris Stein. Quarto posto per Ruedi Wild in 3h57’18’’. Tra i ticinesi, al via anche Nicola Beyeler che ha trionfato tra gli M40 in 4h14’23’’ (28’43’’/2h14’21’’/1h27’08’’), ottenendo un ottimo 22mo posto assoluto su circa 2600 atleti e nel contempo la qualifica per i campionati del mondo che si terranno in Sudafrica il prossimo 1. settembre.
Risultati Pro Men:
- Josh Amberger 03:49:46
- Manuel Küng 03:50:58
- Boris Stein 03:51:31
- Ruedi Wild 03:57:18
- Etienne Diemunsch 03:59:00
Risultati Pro Women:
- Daniela Ryf 04:00:54
- Imogen Simmonds 04:16:01
- Skye Moench 04:19:06
- Corina Hengartner 04:30:05
- Sonja Tajsich 04:36:28
Photo: Gatty Images for IRONMAN/IM Switzerland Media

Sasha Caterina, partenza con il botto nella National League!
Grande prova di Sasha Caterina oggi al Triathlon di Sion valido come prima tappa della National League. Il giovane portacolori del TriUnion ha infatti chiuso al terzo posto assoluto, alle spalle del vincitore Maxime Fluri e di Simon Westermann. È invece rimasto vittima di una caduta nella tratta in bici Adrien Briffod, il favorito della vigilia. Per Sasha un risultato forse inaspettato, ma che sicuramente fa molto piacere e che indica come in questi mesi, grazie ad un programma intensivo di allenamento, abbia compiuto un nuovo salto qualitativo.
Per dare un’idea dell’exploit realizzato da Sasha basta considerare che in sede di presentazione dell’evento non risultava nella rosa dei favoriti alla rincorsa per il podio, questo almeno secondo i responsabili media della federazione svizzera di triathlon. Un pronostico che è stato smentito da Caterina e che ora, grazie a questo risultato, è proiettato di diritto tra gli atleti più rappresentativi dei quadri della nazionale.
Da notare anche che Sasha, che da poco ha anche un suo bel sito personale raggiungibile all’indirizzo sashacaterina.ch, è impegnato in questi periodi pure sul fronte degli studi: soltanto ieri a Mendrisio ha infatti dovuto “sorbirsi” ben quattro ore di esame nella materia di Cultura generale (nella foto in basso è ritratto – con espressione piuttosto eloquente! – proprio in questo non facile impegno scolastico).
Il percorso prevedeva 800 metri a nuoto nel piccolo lago del Domaine des Îles, seguito da 18 chilometri in bicicletta con drafting autorizzato (quindi con la possibilità di rimanere in scia) e da una tratta a piedi conclusiva di 5 chilometri. Sasha ha chiuso in 51’51’’, 3’’ dopo Weistermann e a soli 13’’ dal vincitore Fluri. Come dire: una gara decisa praticamente allo sprint dopo quasi… un’ora di battaglia.
Alla prova era presente anche Adriano Engelhardt che da parte sua ha tagliato il traguardo al 27mo rango con il tempo conclusivo di 55’11’’. Per lui ancora qualche problema nel nuoto che non gli permette di agganciare il gruppo di testa per la frazione in bicicletta. Nel momento in cui riuscirà però a colmare questo scarto dai migliori nella frazione natatoria, per Adriano si apriranno molte possibilità perché nella frazione conclusiva è semplicemente il più forte del lotto.
In campo femminile la vittoria è andata a Julie Derron che ha preceduto Lisa Berger e Jasmin Weber. Ottima dodicesima e prima delle ticinesi, la giovanissima Rachele Botti, non ancora diciottenne e già vincitrice quest’anno di un Triathlon Olimpico a Candia, giunta con un ritardo di 3’26’’ dalla Derron, mentre l’altra ticinese Alice Fritzsche ha chiuso 19ma assoluta. Da sottolineare che Rachele ha chiuso al secondo posto nella sua categoria, quella delle U20, ciò che proietta a sua volta e con fondate ambizioni verso i quadri nazionali.
Le prime impressioni di Sasha nel dopo gara:
“Devo dire anzitutto che è stato un triathlon organizzato molto bene e che abbiamo potuto beneficiare di un clima ideale”, ha detto Sasha al termine della prova.
“Nel nuoto mi sono posizionato lateralmente alla partenza, per poi entrare nel gruppo di testa: sono uscito dall’acqua insieme a Maxime. In bicicletta abbiamo poi lavorato per mantenere il vantaggio sul gruppo degli inseguitori e ognuno ha fatto la sua parte. Mi spiace per la caduta di Adrien, ma sono cose che possono capitare.
Nella corsa, infine, ho cercato di gestire lo sforzo e sono contentissimo del mio terzo posto finale”. Ci sarai a Kitzbühel per la European Cup? “Purtroppo sarò costretto a saltare questa gara perché sono impegnato con gli esami finali a scuola”. -> Leggi tutto


Cosmas Jairus Kipchoge fa il tris alla StraLugano!
La Half Marathon alla StraLugano ha ormai un solo dominatore ed è Jairus Kipchoge Birech, che si è imposto per la terza volta consecutiva alla corsa luganese, valida quest’anno per il campionato svizzero di specialità. L’evento luganese ha visto il Consigliere federale Ignazio Cassis nel ruolo di starter d’eccezione e offerto tante novità che hanno garantito un nuovo record assoluto di iscritti alla 13a edizione: ben 5’402.
Il 32enne keniano ha fatto il vuoto alle sue spalle, segnando anche il nuovo record della gara a Lugano in 1h00’29”5 e lasciando il 25enne connazionale Timothy Kiplagat a oltre un minuto (1’02”7) e l’elvetico Tadesse Abraham – detentore del record sui 30 Km alla StraLugano segnato nel 2013 in 1h30’04”4 – a 1’46”2. Kipchoge Birech, campione africano sui 3000 siepi nel 2014 e medaglia d’argento ai Giochi del Commonwealth nella stessa disciplina sempre nel 2014, è rimasto al comando per la quasi totalità della corsa, minacciato fino a metà distanza da Kiplagat che lo seguiva a poco più di 5 secondi, mentre terzo era un altro keniano, il 25enne Emmanuel Bor. Nella seconda parte Bor ha perso terreno ed è invece risalito al terzo posto Abraham, con le posizioni da podio rimaste invariate fino all’arrivo e Bor che ha chiuso ottavo. Se il 36enne Tadesse (LC Uster) è così campione svizzero 2018, va comunque segnalato l’ottimo nono posto di un altro rossocrociato, Fabian Kuert; il 43enne Giuseppe Gioia (GAB Bellinzona) è invece il primo ticinese al traguardo, 35° assoluto.
Tra le donne si è imposta la keniana 24enne Diana Chemutai-Kipyokei, che ha percorso i 21,097 km in 1h08’40”5 precedendo Muliye Haylemariam Dekebo e polverizzato il precedente record della gara. Quest’ultima che non è riuscita a eguagliare la “tripletta” alla Half Marathon della StraLugano riuscita a Jairus Kipchoge Birech: la ventenne etiope è infatti giunta staccata di 2’22”8 dalla vincitrice, che già a metà gara l’aveva distanziata d’oltre un minuto. Il terzo posto sul podio è andato a un’altra keniana, la trentenne Jepkesho Visile, staccata di 2’47”3, mentre la prima europea all’arrivo è stata la 46ene italiana Catherine Bertone, sesta. La prima atleta elvetica al traguardo è la 32enne Susanne Rüegger (Zugo), ottava, mentre la prima ticinese, arrivata al 32° posto, è la 21enne Flavia Roncoroni, iscritta con i colori dell’USC Atletica.
La Half Marathon RelayRun ha visto imporsi il team dell’ASRC Cornèr Banca 1 formato da Ralf Mureddu, Nicolas Colombo e Alessio Beninca, che hanno concluso la gara in 1h22’16”1, precedendo sul traguardo gli “Scapà da cà” (Paolo Pertusio, Daniele Fruttero Diego Cascia) di soli 7”1, mentre il terzo posto assoluto è andato al team The Swatch Group Assembly SA – E Bombers, che schierava Emanuele Bernasconi, Jacopo Palladini e Stefano Straface, giunti a 5’22”5.
Nella 10 Km CityRun la vittoria è andata al locarnese Adriano Engelhardt. L’atleta 26enne si è imposto con un tempo di 31’49”1, precedendo il ligure Emanuele Repetto (che ha chiuso in 32’16”8) ed mentre terzo è giunto Erich Huber (Rechthalten-FR), che ha percorso la distanza in 33’25”. Engelhardt e Repetto sono rimasti l’uno nella scia dell’altro fino a due terzi di gara, quando il ticinese ha allungato il passo, imponendosi con quasi mezzo minuto di margine, ma senza minacciare il record 2015 di Thomas James Lokomwa (28’37”8). Tra le personalità impegnate in questa gara segnaliamo che il sindaco di Lugano Marco Borradori ha chiuso al 527° posto, mentre il Consigliere di Stato ticinese Paolo Beltraminelli è giunto 665°.
In ambito femminile si è imposta la 35enne keniana Caroline Cherono, che ha tagliato il traguardo in 34’54”4, davanti alla ticinese Paola Casanova che ha concluso in 39’40”2, e la comasca Silvia Marinoni, che con il tempo di 39’46”4 è giunta terza concedendo una manciata di secondi alla 51enne atleta di Massagno che l’ha preceduta.
Il programma 2018 della StraLugano proponeva pure vari altri eventi molto interessanti. È il caso della Monte Brè Vertical Race, disputatasi su un tracciato di 9 chilometri e dislivello di quasi 730 metri. Una prova impegnativa, nata dalla sinergia tra la StraLugano e la Scenic Trail, che ha visto i concorrenti impegnati dal lungolago di Lugano fino alla vetta del Brè (925 metri di quota), affrontando il ripido sentiero boschivo che porta in cima.
Non è mancata ovviamente la KidsRun, la manifestazione agonistica per i ragazzi sviluppato su un percorso di 700 metri che ha attraversato le strade del centro di Lugano e che ha visto partecipare oltre mezzo migliaio di ragazze e ragazzi under 16.
Un grande successo di partecipanti e pubblico l’ha meritato domenica la Walk&Run4Charity, “gara” in cui con la sola iscrizione i concorrenti hanno sostenuto il programma di solidarietà promosso da StraLugano in favore di una delle organizzazioni benefiche aderenti al programma Charity. Il tracciato di 3 o 5 km è stato sviluppato in modo da rivelarsi alla portata di tutti, poiché poteva essere affrontato camminando, passeggiando o correndo, senza preoccuparsi della classifica: infatti il fine ultimo di questa manifestazione si basa sulla condivisione del tempo e del divertimento e la consapevolezza che il ricavato sarà devoluto a favore di chi ne ha bisogno. Una nota particolare la merita la StraCombinata, che per soddisfare i “nostalgici” della 30 km disputata fino al 2015, ha miscelato la CityRun da 10 Km del sabato con la Half Marathon del giorno successivo.
“Anche quest’anno abbiamo proposto una serie di eventi molto apprezzati dagli atleti come dal pubblico e lo standard che abbiamo raggiunto è testimoniato dal fatto che quest’anno la StraLugano era valida per il campionato svizzero di mezza maratona”, ha rimarcato Vanni Merzari, presidente del Comitato organizzatore. “Il record di vittorie segnato dal vincitore, Jairus, ormai “habitué” della gara e del primo gradino del podio a Lugano davanti a concorrenti di primo piano come l’elvetico Tadesse Abraham o dei tanti giovani africani iscritti, mostra l’interesse che il nostro appuntamento suscita tanto in campioni affermati quanto in futuri protagonisti della disciplina. Tutti sono inoltre entusiasti di gareggiare su un percorso che attraversa un centro pittoresco come Lugano”, conclude Merzari, cogliendo l’occasione per “ringraziare tutti i collaboratori, volontari e sostenitori che consentono alla StraLugano di brillare sempre più, ogni anno”.
I risultati e le classifiche della StraLugano 2018 sono reperibili sul sito www.datasport.ch. La manifestazione tornerà puntualmente nel 2019, sempre in primavera, essendo in calendario nei giorni 25 e 26 maggio.
Fonte: Marketing StraLugano

La StraLugano e la fortuna di avere un sindaco podista
Questa mattina alla conferenza stampa della StraLugano si sono dette molte cose, ma l’intervento che ha colpito di più la platea è stato indubbiamente quello del Sindaco di Lugano Marco Borradori, che sappiamo essere lui stesso un appassionato podista.
“La corsa – ha detto parlando della sua esperienza e dei benefici che prova correndo – ci permette di confrontarci con i nostri limiti, ma allo stesso tempo ci consente di apprezzare quello che ci sta attorno, di diventare parte dell’ambiente circostante. Correndo è come se entrassimo in simbiosi con la terra, cogliendone l’importanza e l’energia vitale che emana”.
Sensazioni che accomunano tutti noi appassionati di sport e che è davvero bello e confortante sentire direttamente dal sindaco della propria Città. 🙂
Sotto: L’articolo di presentazione della StraLugano 2018 pubblicato sul “Corriere del Ticino” del 17 maggio 2018
